GIOVANNI SPANO
Cronaca

Firenze, l'ex calciante interrogato: "Non volevo far male a nessuno". Ritrovate le pistole

Rolando Scarpellini sottoposto a fermo e sentito in Questura: avrebbe motivato il suo comportamento con "stress e nervosismo"

Le operazioni della polizia all'Isolotto. Nel riquadro il calciante

Firenze, 30 agosto 2018 - "Non volevo fare del male a nessuno, non volevo fare male a nessuno". E' la frase, ripetuta più volte, che Rolando Scarpellini, 48 anni, ha detto ai poliziotti che lo stavano interrogando in Questura.

L'ex calciante del calcio storico fiorentino è stato sottoposto a fermo di polizia per aver minacciato una donna con una pistola, ieri, in un bar di Firenze e poi rimasto in fuga tutta la notte fino a stamani quando è stato preso. Sentito dalla squadra mobile si è detto "dispiaciuto" e ha motivato il suo comportamento attribuendolo alla fase di forte stress e nervosismo che sta attraversando. Con gli investigatori ha ricostruito la vicenda.

Ieri intorno alle 12 è andato nel bar dove lavora la sua compagna e tra i due ci sarebbe stata una discussione. La donna è andata via ma la lite è continuata con una collega di lei intervenuta in sua difesa. Scarpellini, innervositosi, l'ha colpita con uno schiaffo e ha gettato a terra degli oggetti. Quindi è andato a cercare la compagna a casa ma non c'era. Ha incrociato per caso il fratello di lei e gli ha raccontato cosa accadeva. Poi è andato nel suo magazzino e ha preso le pistole. A questo punto - circostanza da lui negata, ma riportata da alcuni testimoni - sarebbe tornato al bar e avrebbe minacciato la collega di lavoro della fidanzata con una pistola.

Ritornato nei pressi del suo magazzino - ha una piccola ditta di imbiancatura - ha sparato in aria alcuni colpi di arma da fuoco. La polizia ha sequestrato cinque bossoli e un proiettile inesploso. Quindi sarebbe andato a casa dei genitori, in via Pio Fedi, a Firenze, da dove è scappato all'arrivo della polizia strisciando sotto le siepi e perdendo le chiavi della macchina e il cellulare. La notte, ha raccontato lui stesso, l'avrebbe passata lungo le sponde dell'Arno.

Solo all'alba sarebbe rientrato nel complesso di palazzi dove abitano i genitori, passando da alcune siepi sul retro. Avrebbe trascorso alcune ore sotto un cespuglio in un altro giardino condominiale dove questa mattina la polizia ha trovato una sua maglietta, la stessa che si era strappato nel bar. È lo stesso giardino dove poi, su sua indicazione, dopo esser stato individuato in via Canova (decisivo l'intervento di un ispettore della polizia postale che, tramite conoscenze, ha saputo dove si trovava Scarpellini), dove sono state trovate le due pistole che possedeva: una risulta rubata nel 2013 a Montespertoli. Le armi erano nascoste in una buca.

Scarpellini è noto alle forze dell'ordine: è stato arrestato in passato per tentato omicidio, poi derubricato in lesioni in fase di processo, e per reati relativi alla droga.

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