
Le operazioni della polizia all'Isolotto. Nel riquadro il calciante
Firenze, 30 agosto 2018 - Rolando Scarpellini, l'ex calciante di 48 anni ricercato da ieri pomeriggio dopo l'aggressione e le minacce alla dipendente del bar di piazza Isolotto, e i colpi di pistola esplosi davanti al suo magazzino edile, è stato individuato, fermato e quindi interrogato negli uffici della Questura.
Decisivo l'intervento di un ispettore della polizia postale che, tramite conoscenze, ha saputo dove si trovava Scarpellini: un appartamento di via Canova. Uomini della Polposta sono andati in via Canova e hanno prelevato Scarpellini che in sostanza ha "concordato" la sua resa. Ora bisognerà capire dove è finita la pistola usata da Scarpellini per minacciare la dipendente del bar, poco dopo l'aggressione fisica.
In questura all'esito dell'interrogatorio e del ritrovamento delle armi, si predispone, sentito il pm Leopoldo De Gregorio, il decreto di fermo a carico del 48enne in relazione all'uso delle armi e alle minacce aggravate. Ancora da chiarire se la dipendente del bar picchiata dal calciante, abbia deciso di sporgere querela anche all'esito della prognosi per il ceffone tra guancia e orecchio che ha ricevuto.
Scarpellini avrebbe, secondo una prima versione, detto di non aver commesso i fatti, anche se molte testimonianze e gli elementi indiziari che depongono contro di lui.
Per quanto riguarda i minuti decisivi per l'individuazione del ricercato, l'ispettore della polizia postale, con l'ausilio di una collega ispettrice, è stato contattato da una donna amica di Scarpellini che ha fatto da "portavoce" del calciante. E ha favorito l'incontro tra i due poliziotti e il ricercato, nell'abitazione dei genitori di lui, dove, dopo una veloce trattativa ha deciso di consegnarsi all'ispettore della polizia postale.
L'agente ha fatto capire a Scarpellini che non c'era ancora niente di irrimediabile, pur a fronte degli addebiti contestati e che certamente quella di consegnarsi sarebbe stata la soluzione migliore, anche per lui.