
Rodolico, un cantiere infinito Gli studenti scrivono al sindaco
di Rossella Conte
"Carissimo sindaco Dario Nardella, siamo gli studenti, le studentesse ed i genitori del Liceo Statale Niccolò Rodolico della sede del Galluzzo. Da due anni siamo in attesa della riconsegna della nuova ala. Conosce benissimo la difficile e gravosa situazione che studenti, insegnanti e personale Ata devono affrontare ogni giorno, studiando e lavorando in una scuola dislocata, da ben sei anni, in tre edifici diversi a causa del cantiere. Adesso si aggiunge il rischio che le due stanze, poste al pian terreno del Palazzo del Podestà ed adibite alla meno peggio ad aule scolastiche, non siano neppure più usufruibili dalla scuola a causa dell’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione del primo piano". E’ la lettera che gli studenti e i genitori del Liceo Statale Niccolò Rodolico hanno inviato al sindaco per chiedere che l’amministrazione cittadina completi i lavori, già eseguiti al 90%, nel più breve tempo possibile, anticipando le somme necessarie, considerando anche che "tali fondi sono già stati stanziati dal Ministero e sono soltanto in attesa del Decreto Attuativo". Problemi che cominciarono due anni fa quando il Liceo fu al centro di un’occupazione per chiedere a chi di dovere di rispettare i tempi del cronoprogramma e mettere fine ai cantieri. Un intervento di restyling cominciato a giugno 2022 e all’apparenza anche non invasivo perché la data di ultimazione prevista era del 27 novembre 2022.
"Dato che le nostre precedenti richieste consegnate via pec con oltre 700 firme in calce non hanno ottenuto alcuna risposta e sono state disattese per l’ennesima volta dalla Città Metropolitana, abbiamo deciso di mandarle questa lettera a mezzo stampa, nella speranza che le nostre legittime richieste siano prese in seria considerazione". Ma studenti e genitori chiedono anche che non si dia inizio a nessun intervento edilizio che abbia come effetto il peggioramento delle condizioni già pessime delle aule.
I firmatari della lettera, inoltre, nel constatare "con amarezza e grande sconforto" che l’amministrazione, invece, di trovare una soluzione, "ci prospetta un ulteriore peggioramento delle condizioni della scuola per il prossimo anno scolastico" mettono in chiaro: "Le stiamo semplicemente chiedendo che l’amministrazione faccia il proprio dovere: trovare i fondi affinché il cantiere possa ripartire e riconsegnare l’intera scuola agli studenti, ai loro insegnanti ed al personale Ata, permettendo di conseguenza l’inizio dei lavori del Palazzo del Podestà. Per noi la scuola viene prima di tutto - concludono - e non lasceremo intentata nessuna strada per onorarla e difenderla come merita" concludono.
Sul tema è intervenuta nelle settimane scorse anche Cecilia Cappelletti, consigliere Lega in Città Metropolitana di Firenze: "A seguito di un sopralluogo abbiamo capito che le difficoltà principalmente sono dovute ai rincari delle materie prime, per quanto concerne la sede principale, con la necessità di ulteriori fondi che saranno sbloccati dal Ministero competente. Il punto interrogativo lo poniamo laddove non si è saputo riorganizzare adeguatamente la vita scolastica di studenti e insegnanti" le sue parole. Il secondo problema, stavolta della succursale in questione, sottolinea la consigliera, "è che sono inoltre previsti ulteriori lavori richiesti da terzi per rifare i solai della struttura, i quali metterebbero in difficoltà l’agibilità delle aule sotterranee e, anche su questo, non troviamo soluzioni da parte di chi amministra".