REDAZIONE FIRENZE

"Risparmiati dal maltempo Ma penalizzati dagli enti"

Il grido di allarme degli imprenditori dell’Alto Mugello che non riescono a continuare la produzione e ’minacciano’ di lasciare a casa 250 dipendenti.

"Risparmiati dal maltempo Ma penalizzati dagli enti"

Il polo industriale meccanico di Palazzuolo è col fiato sospeso. A Palazzuolo, la locomotiva economica dell’intera area, è rappresentata da alcune aziende meccaniche come l’Elettromeccanica Misileo, la Novatec di Roberto Ridolfi, la Stam di Oriano Grementieri, la RC di Marzio Cavini, la Raf di Stefano Bertozzi. Insieme, danno lavoro a 250 persone (per capirne la dimensione e la rilevanza, basti dire che a Palazzuolo gli abitanti sono poco più di mille). Ora le strade chiuse, causa maltempo, stanno mettendo a repentaglio l’attività produttiva. Oriano Grementieri, della Stam, è preoccupato: "Siamo ancora bloccati – diceva giovedì pomeriggio –. Dalla Regione Emilia Romagna non ci hanno dato il via per venire a Palazzuolo con i mezzi pesanti, e verso Firenze c’è sempre la limitazione a 3 tonnellate e mezzo di peso. Sono quasi tre settimane che siamo in questa situazione. Se non si sblocca saranno guai seri, dovremo interrompere la produzione e far rimanere a casa i dipendenti. E’ una situazione di incertezza che ci fa perdere ordinativi".

"Siamo preoccupati di non poter consegnare i nostri prodotti", conferma il titolare della Stam. Che poi aggiunge: "Fare impresa qui, tra i monti a Palazzuolo non è facile. E peraltro non siamo considerati area depressa e non abbiamo agevolazioni, perché qui non esiste disoccupazione: così abbiamo oneri per i contributi, alti costi per i trasporti. Lavoriamo qui per amore di queste vallate, siamo nati qui, e se fossimo solo imprenditori ce ne saremmo già andati. E il rischio vero, senza attività lavorative, è lo spopolamento". Marzio Cavini, della RC, 16 milioni di fatturato, un centinaio di dipendenti, e di questi 70 a Palazzuolo, cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno, ma è preoccupato anche lui: "Sono abbastanza sereno perché di tutto quello che poteva succedere è capitata la cosa minore. La nostra area industriale è in una zona a rischio di esondazione e la nostra grande paura era che il fiume uscisse dagli argini e l’acqua entrasse nei capannoni danneggiando i macchinari. Certo, il problema dei collegamenti e del blocco dei mezzi pesanti è veramente grave." I primi giorni è stato un problema far arrivare anche i dipendenti che abitano fuori Palazzuolo. "Abbiamo aggirato l’ostacolo – racconta Cavini – portando qui i ragazzi tramite autostrada, da Imola-Bologna-Barberino fino a Palazzuolo. E sono rimasti a dormire qui, una decina all’Hotel Europa". Ma l’emergenza potrebbe essere alla fine. Lo dice Roberto Ridolfi, dell’Elettromeccanica Misileo: "Ho notizie positive. Ancora non c’è l’atto ufficiale, l’ordinanza che dovrebbe essere emanata all’inizio della prossima settimana. Ma è stato concordato che si potrà arrivare a Palazzuolo anche con i mezzi pesanti, utilizzando la 306, scortati dalla Protezione Civile, prenotando il viaggio. E’ quello che speravamo tutti". Paolo Guidotti