
Maria Vittoria Rimbotti, presidente degli Amici degli Uffizi
Maria Vittoria Rimbotti, oltre mille visitatori al giorno di media, dopo la riapertura degli Uffizi.
"Un dato sorprendente, un premio per gli Uffizi e una notizia bella per la nostra comunità".
In che senso?
"Per la comunità, perché dopo tanta clausura c'era da aspettarsi assalti a luoghi conviviali, di shopping. E non a un museo".
I visitatori sono toscani.
"Appunto, non ci sono turisti, non si può giungere da fuori regione. I fiorentini e i toscani si riappropriano delle bellezze di casa loro".
E perché lo definisce "un premio"£ per gli Uffizi?
"Posso testimoniare che durante i 77 giorni di blocco sono rimaste chiuse le porte ma negli Uffizi si è lavorato sodo. Per la gestione interna e verso il pubblico, con iniziative in streaming, mostre visibili dall'esterno. Gli Uffizi hanno fatto parlare di sé anche da chiusi. E hanno tenuto acceso il desiderio di museo".
Il direttore Schmidt è un asso, nella comunicazione.
"Assolutamente. La riprova è Pitti: mai viste, in tanti anni, le code agli ingressi che si notano ora. Schmidt ha suscitato interesse anche su quel Palazzo, su Boboli".
Nella galleria ha abbinato l'influencer Ferragni a Botticelli...
"Idea geniale. mai visti tanti giovani al museo, come dopo il lancio della campagna. A chi pensa che i musei siano cose da anziani, rispondo che i giovani sono gli anziani di domani. Magari, fino a ieri i ragazzi passavano davanti agli Uffizi e non entravano. Ora hanno trovato la molla per il passo. C'è da scommettere che non se ne andranno più".
Quanti sono, gli Amici degli Uffizi di cui lei è presidente?
"Un migliaio, soprattutto fiorentini e toscani. Abbiamo piccoli vantaggi pratici e c'impegniamo a cercare fondi, fare volontariato. Ogni anno (escluso il 2020 e chissà se potremo nel 2021) andiamo a Palm Beach dagli amici americani, i Friends degli Uffizi. A ottobre vengono loro da noi".
In America amano gli Uffizi?
"Stravedono, finanziano iniziative, migliorie. Fra le molte altre cose hanno realizzato la 'gabbia di vetro', la teca per la 'Madonna dal collo lungo'. Durante il lockdown hanno partecipato su Zoom alle visite guidate da Schmidt".
A proposito, per visitare gli Uffizi in questo periodo, c'è una lista d'attesa di settimane.
"Vuol dire che chi ha osservato il museo attraverso il pc ha voglia di farlo in presenza. Perché ammirare il dipinto del tuo cuore dal vivo è un'emozione che non sarà mai sostituita, per fortuna, da nessuna zoomata sullo schermo. E gli Uffizi sono lì per questo. Per regalarti arte parlando agli occhi e al cuore, senza intermediari".