REDAZIONE FIRENZE

Rifiuti speciali: la Piana ‘zona rossa’

Campi: blitz di carabinieri, polstrada, municipale, sequestrata l’area di una ditta. L’attività nel 2020

La Piana zona rossa della provincia per quanto riguarda lo smaltimento irregolare, penale e amministrativo, di rifiuti speciali pericolosi o non pericolosi, comunque da eliminare in modo diverso dai rifiuti urbani. Più di un terzo dell’intera attività e dei risultati conseguiti – per lo più dai Carabinieri del comandante del Gruppo Unità Forestali ambientali e agroalimentari Luigi Bartolozzi – è concentrato appunto tra Sesto, Calenzano, Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa. Una realtà sconcertante che trova conferma alla notizia dell’ennesimo controllo che ha portato alla luce l’ennesima discarica abusiva. La scoperta è dei militari dell’Arma di Ceppeto, questa volta operativi insieme ai colleghi della Polizia Stradale e alla Polizia Municipale di Campi Bisenzio; controllo terminato il quale un imprenditore di 53 anni è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi.

L’odierna vicenda trae origine da un episodio abbastanza datato. Ottobre 2020: una pattuglia della Polstrada di Arezzo intercetta sull’Autosole un carico di rifiuti speciali destinati per lo stoccaggio alla società del denunciato, sede in via del Paradiso provincia di Firenze.

Il 25 febbraio il ‘blitz’ congiunto nei locali della ditta, in via del Paradiso a Campi: cumulo di rifiuti abbandonati in modo caotico a terra: mobili in disuso, materiali plastici, materiale sanitario ed edilizio, documentazione cartacea di vari genere.

L’area della ditta, registrata come impresa di facchinaggio e traslochi, è stata sequestrata. "Ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo da anni contro l’abbandono illegale di rifiuti. Un crimine particolarmente odioso, perché denota inciviltà, disprezzo per il territorio e per tutti noi che lo abitiamo" ha commentato l’assessore all’Ambiente Riccardo Nucciotti. Realtà preoccupante quella che emerge da questi ripetuti episodi di mancato rispetto del Testo Unico Ambientale che regolamenta la gestione dei rifiuti; una norma troppo spesso disattesa.

Tra i rifiuti speciali classificati "pericolosi", gli scarti della lavorazione pellettiera, provenienti specie dall’area pisana. Il cuoio conciato contiene cromo e pellami e lo smaltimento deve essere curato da aziende specializzate, dal prelievo al conferimento in discarica. Cascami, scarti, ritagli dell’industria conciaria e della pelletteria devono essere eliminati nel rispetto di una norma stringente. Che poi molto o quasi – cromo compreso ad esempio – può essere recuperato e rientrare nel ciclo produttivo, seguendo un iter di riciclo. Ma lo smaltimento nel rispetto delle regole, costa. Più di quello clandestino. Da qui le troppe malefatte in serie.

giovanni spano