Richieste danni da 5 milioni a ItaliaRimborso

Dovevano raggiungere la Sicilia per qualche giornata di vacanza, ma il volo ha avuto oltre sei ore di ritardo all’atterraggio. È accaduto domenica scorsa col volo Firenze Palermo, con pesanti disagi per i passeggeri della Vueling, che sono stati costretti a trascorrere ore all’aeroporto Vespucci. Ma adesso la gente ha iniziato a protestare davvero.

Si stima che ammonti a cinque milioni di euro, la somma richiedibile da parte dei viaggiatori, transitati agli aeroporti di Pisa e di Firenze, alle compagnie aeree, per il solo mese di luglio, a causa dei pesanti disservizi aerei. A fare il calcolo è stata la claim company ItaliaRimborso, che tutti i giorni riceve reclami da parte di passeggeri, spesso lasciati da soli in aeroporto a causa di un volo cancellato o in ritardo.

Un trend in crescita nell’ultimo periodo e destinato ad aumentare. Ciò è dovuto ad un aumento consistente dei voli da parte delle compagnie aeree, che però, anche a causa della pandemia, si ritrovano con un personale ridotto, rispetto alle offerte.

Anche gli scali toscani di Pisa e di Firenze, non sono stati da meno, con disservizi che hanno coinvolto ventimila passeggeri circa transitati a luglio: "Viaggiatori in partenza o in arrivo da e per Pisa e Firenze - si spiega dalla ItaliaRimborso – che possono richiedere ora circa 5 milioni di euro, prendendo solo luglio come riferimento. Il più dei casi, infatti, la responsabilità ricade proprio sulle compagnie aeree ed i passeggeri si possono rifare sul Regolamento Europeo 2612004, ottenendo una compensazione pecuniaria che va da 250 a 600 euro. Una sorta di risarcimento richiedibile se il volo in ritardo supera tre ore, o, se il volo viene cancellato con un preavviso inferiore a 14 giorni".

Per contattare ItaliaRimborso e chiedere i rimborsi c’è il sito italiarimborso.it. La startup ha predisposto un form collegato all’innovazione brevettata che prestabilisce se al passeggero spetta o meno la compensazione pecuniaria di 250 euro. Un lavoro, recentemente riconosciuto anche con la partecipazione al programma di accelerazione dell’Italian Lifestyle di Firenze, promosso da Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CR Firenze, Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze, col patrocinio di Confindustria Firenze.

O. Mu.

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