Fiorentina, furto a casa Ribery. Villa messa a soqquadro, "Ora farò le mie valutazioni"

La solidarietà di Commisso e del sindaco Casini. La moglie Wahiba: "Sono ferita come donna, sposa e mamma: Ho il diritto di avere paura"

La villa di Ribery a soqquadro

La villa di Ribery a soqquadro

Firene, 6 luglio 2020 - La casa a soqquadro: vestiti e suppellettili in mezzo alle stanze. Il furto in abitazione è una vera e propria violenza per chi lo subisce.

E' accaduto nel weekend

Ed è stato così anche per Franck Ribery: l'esterno della Fiorentina, probabilmente nelle ore in cui era assente, in trasferta a Parma, ha subìto un furto nella sua villa di Bagno a Ripoli, la residenza che ha scelto poco tempo dopo essere approdato a Firenze. Ribery ha scoperto del furto solo a tarda notte tra domenica e lunedì, quando è rientrato dalla trasferta in cui la Fiorentina ha vinto per 1-2 contro Kulusevski e compagni.

Ecco cosa è stato rubato

In casa non c'era nessuno: la famiglia del calciatore è infatti in questi giorni a Monaco. Sarebbero stati portati via alcuni gioielli e alcune borse firmate, oltre a orologi. Le indagini sono affidate ai carabinieri. Che sono intervenuti anche con il nucleo scientifico, per rilievi approfonditi all'interno dell'abitazione e per la raccolta di possibili elementi che inchiodino i ladri. 

Il messaggio di Ribery

L'esterno ex Bayern Monaco ha filmato la casa sottosopra, lanciando poi il video nelle storie di Instagram. Migliaia le visualizzazioni su un profilo, quello di Ribery, da cinque milioni e mezzo di follower. Ribery, sempre nelle storie, ha anche scritto un messaggio. "Al ritorno da questa vittoria contro il Parma - scrive - sono tornato a casa. 'A casa' in Italia, Paese dove ho deciso di continuare la mia carriera dopo tanti anni belli passati a Monaco. Ecco quello che ho trovato... Mia moglie ha perso qualche borsa, qualche gioiello ma, grazie a Dio, non è questo l'essenziale. Quello che mi sconvolge è avere questa sensazione di essere nudo, di avere le braghe calate e questo non lo accetto. Grazie a Dio mia moglie e i miei figli erano al sicuro a Monaco, ma come avere fiducia al giorno d'oggi? Come posso/possiamo sentirci bene dopo questo? Non corro dietro ai milioni, grazie a Dio non mi manca nulla, del resto corro sempre dietro a un pallone, perché ne sono appassionato. Ma, passione o no, la mia famiglia viene prima di tutto e prenderemo le decisioni necessarie per il nostro benessere".

Le parole della moglie Wahiba

"Sapete quanto io ami Firenze, questa città che ci ha accolti così calorosamente, amo tutte le persone incontrate dal nostro arrivo. Ma sono ferita in qualità di donna, di sposa e di mamma. Il mio cuore non batte per il materiale, anche se certe cose rubate avevano un valore sentimentale, molto più che finanziario.Non abbiamo mai subito una 'violazione', ma questa volta è avvenuto. Quando si arriva fino a rovistare nel cassetto della biancheria intima non parlo più di furto ma violazione della nostra intimità. E' vero, non siamo né i primi né gli ultimi a cui succede una cosa simile, ma ho il diritto di essere triste e di avere paura. Cosa sarebbe successo se fossimo stati a casa? Ho tratto una bella lezione da tutto questo, l'essere umano può essere davvero cattivo e possiamo rivolgersi solamente al cielo".

Commisso: "Siamo vicini a Franck"

"Sono molto dispiaciuto e colpito da quanto è successo questa notte a Franck Ribèry". Inizia così il messaggio diffuso dalla Fiorentina con le parole di Rocco Commisso. "Tutti noi siamo molto vicino a Franck e alla sua bellissima famiglia - si legge ancora -. Sono situazioni che oltre ai danni economici, rappresentano veri e propri traumi per chi li subisce, in quanto ti vengono a mancare beni personali e affettivi che nulla potrà sostituire ma soprattutto ti viene a mancare la serenità che ognuno di noi deve avere quando lascia a casa la propria famiglia, la moglie, i bambini. Faremo il possibile per fare tornare a Franck la tranquillità necessaria e affronteremo insieme a lui questo bruttissimo momento. Sono sicuro che anche i fiorentini saranno al fianco di Franck facendogli sentire il loro grande affetto e il loro amore per il nostro grande campione".

Il sindaco Casini: "Mi dispiace molto per Ribéry, ma il nostro è un territorio sicuro"

"Mi dispiace molto per quanto accaduto a Frank Ribery, così come in casi simili per ogni altro cittadino. Al danno materiale, quando si subisce un furto, si accompagna sempre un senso di impotenza e violazione della propria intimità che non si può cancellare. Il nostro però è conosciuto per essere un territorio sicuro, dove gli episodi di furto sono costantemente in calo, tra i più bassi dell'area fiorentina e non ci sono praticamente altri tipi di reato".  Così commenta quanto accaduto a Ribéry Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli. "Moltissime famiglie - aggiunge Casini - scelgono di venire a vivere qui, così come hanno fatto in questi anni moltissimi calciatori, cantanti, attori, manager di altissimo livello. Purtroppo il rischio zero non esiste e per questo siamo al lavoro già da tempo per rafforzare il presidio del territorio in collaborazione con le forze dell'ordine, che anche in questo caso si sono messe subito al lavoro per risalire agli autori del furto. Abbiamo investito molto e stiamo investendo per potenziare la rete di videosorveglianza e il controllo del territorio con droni" aggiunge il sindaco che ricorda anche e invita "tutta la cittadinanza ad aderire al progetto già in atto che consente di collegare il proprio allarme alla centrale del 112, che in caso di intrusione garantisce il tempestivo ed immediato intervento da parte delle forze dell'ordine. La sicurezza per tutti i nostri cittadini, siano essi famosi o meno famosi, è una priorità".

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