CATERINA CECCUTI
Cronaca

Reato di contraffazione e responsabilità penale dell’acquirente, conferenza a Firenze

L'annosa questione è stata approfondita dal Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Giovanni Gilardenghi nel corso di una conferenza promossa da quattro Lions Club fiorentini alla Fattoria di Maiano

Giovanni Gilardenghi durante il suo intervento

Giovanni Gilardenghi durante il suo intervento

Firenze, 11 marzo 2024 “Il reato di contraffazione e la responsabilità penale dell’acquirente”, questo il titolo della conferenza promossa alla Fattoria di Maiano dai Lions Club Firenze Palazzo Vecchio, Firenze Poggio Imperiale, Firenze Giotto e Firenze Impruneta San Casciano rispettivamente presieduti da Mauro Cipriani, Giacomo Pagliai, Barbara Bernardini e Daniele Baragli. “Non si tratta soltanto di un danno di immagine o economico – ha puntualizzato il Ten. Col. Della Guardia di Finanza Giovanni Gilardenghi, relatore della serata – ma anche in termini di salute dei consumatori”. Da 30 anni in prima linea nella lotta alla contraffazione, Gilardenghi ha affermato che si tratta di “un fenomeno che permea completamente la nostra economia. In Italia l’industria del falso si è evoluta parallelamente al processo di industrializzazione legale del Paese, e non ha risentito dei periodi di crisi, piuttosto ne ha giovato. Se guardiamo al Sud – ha puntualizzato il Tenente Colonnello -, le industrie illegali hanno spesso rappresentato l'unica opportunità lavorativa per le persone. Ma la contraffazione provoca un gravissimo danno economico per le imprese legali, oltre che per lo Stato (leggi evasione fiscale) e per la salute pubblica, perché la fabbricazione prodotti contraffatti non sottostà al rispetto delle leggi vigenti, che appunto tutelano il consumatore.” Non solo accessori modi, infatti, anche giocattoli, apparecchi elettrici ed elettronici - persino medicinali – sono oggetto di contraffazione. E l’affermarsi del commercio online ha peggiorato le cose, con la nascita di siti fraudolenti, social network, chat di videogiochi in cui è possibile “spacciare” prodotti illegali. “Ciò che deve cambiare è l'atteggiamento della gente – puntualizza Gilardenghi -, che nella maggior parte dei casi acquista merce illegale in piena consapevolezza. A contrasto del fenomeno, da parte nostra, la Guardia di Finanza agisce cercando di scomporre tutta la filiera della contraffazione, dalla produzione allo stoccaggio nei magazzini fino alla vendita. Noi aggrediamo in qualsiasi momento, seguendo il flusso finanziario, andando a colpire i produttori offshore, le banche fuori dal territorio nazionale e le materie con cui viene realizzato il falso. Presidiamo le aree doganali, portuali e aeroportuali, oltre a portare avanti un’intensa attività investigativa, con il controllo economico del territorio.”

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