REDAZIONE FIRENZE

Re Lear diventa una favola. Il gran finale del Festival

A Monterotondo il 14 agosto Luca Radaelli porta in scena un insolito Shakespeare

Luca Radelli, attore teatrale, ha iniziato la carriera a fine anni Ottanta

Luca Radelli, attore teatrale, ha iniziato la carriera a fine anni Ottanta

MONTERONDO MARITTIMO (Grosseto)

La pazienza del coltivare ha prodotto i suoi frutti. Questo il filo conduttore del “Festival delle Colline Geotermiche“ di Officine Papage che mercoledì 14 agosto (ore 21,30) si chiude a Monterotondo Marittimo con in scena una riscrittura di Re Lear di Shakespeare, in un contesto molto particolare: il Frassine. E’ un piccolo centro di boscaioli e taglialegna, immerso nelle faggete delle Colline Metallifere: ogni località dove si è svolto il festival è stata scelta per farla riscoprire e tornare indietro nel tempo. Nella cornice monumentale di piazza del Santuario andrà in scena uno Shakespeare davvero insolito in prima regionale: “Lear e il suo matto” di Walter Broggini e Luca Radaelli. Un burattinaio noto in tutta Europa per i suoi raffinati spettacoli di teatro di figura incontra un attore che, nel suo precedente “Macbeth Banquet“, si è già cimentato con il mondo della tragedia shakespearina, per dare vita a un Re Lear che trae linfa dal teatro popolare.

Leggendo Shakespeare ci si imbatte in una realtà fatta di contrasti: l’alto e il basso, l’elevato e il volgare, il comico e il tragico. Malgrado la famosa battuta “La maturità è tutto”, i personaggi reagiscono in modo infantile, sembrano quasi burattini nelle mani del destino. “Lear e il suo matto” esalta questa metafora con il balletto indemoniato delle sue teste di legno, mescolando profondità e farsa: si ride alle battute del fool ma al tempo stesso si riflette su un mondo in cui sono i pazzi a guidare i ciechi.

"Questo festival - spiega Marco Pasquinucci, direttore artistico del festival delle Colline Geotermiche - ha avuto una grande risposta con i suoi 18 appuntamenti, da giugno ad agosto. Ha portato una bella allegria, un divertimento collettivo capace di staccare le persone dal telefono cellulare per una sera, ha fatto riscoprire dei luoghi. Le proposte fra il classico e il contemporaneo col filo conduttore appunto della pazienza del coltivare". Fra gli spettacoli più gettonati quello del professor Vincenzo Schettini di ieri sera che ha strappato ben 550 biglietti. Per “Re Lear“ il biglietto intero costa 10 euro, il ridotto 8 euro (under 25 e over 65), biglietto speciale bambini a 5 euro (under 10) Acquisto biglietti anche online su liveticket.it.

M. Serena Quercioli