Piazza Strozzi, la mezzanotte e mezza è passata da poco, un giovane s’avvicina a un altro giovane, a lui del tutto sconosciuto, e con una scusa attacca bottone. Gli fa domande senza senso. Il primo è marocchino, ha ventisei anni, l’altro è brasiliano, suo coetaneo, e capisce il giusto di quello che gli viene detto, o chiesto. Allora il nordafricano addirittura abbraccia il sudamericano. Ma in realtà è tutta una finta, una sceneggiata per avvicinare la vittima di turno e derubarla. Infatti il nordafricano sfila il cellulare all’"amico inventato" e fa per disimpegnarsi. L’altro rimane sorpreso giusto un attimo, però subito reagisce e prova a sbarrare la strada al malvivente: vuole il telefonino indietro, giustamente.
Il marocchino non fa una piega: è romnto a restituitlo alla modica cifra di dieci euro che il brasiliano non intende assolutamente dare e per questo di prende alcuni calci che saranno poi giudicati guaribili con cinque giorni di prognosi. La polizia interviene, riceva una descrizione chiara dell’aggressore, un tipo piuttosto alto, ma soprattutto sui vestiti che indossa: maglia da calcio dell’Argentina e pantaloncini neri. Gli agenti riescono a rintracciare il soggetto quando ancora non ha fatto in tempo ad allontanarsi più di tanto. Bloccato e identificato il marocchino viene denunciato per rapina impropria ed estorsione.