
Apre a Firenze una scuola per ragazzi plus dotati
Firenze, 28 gennaio 2018 - Altro che sabato pomeriggio in centro con gli amici. Per otto ragazzini plusdotati, ovvero con quoziente intellettivo di almeno trenta punti sopra la media, molto più stimolante e divertente studiare la logica, tra tavole di verità e capacità di formulare e riconoscere un ragionamento corretto. Si è aperta ieri, con la prima lezione del corso di introduzione al ragionamento logico, la scuola fiorentina per ragazzi plusdotati tra i 12 e i 16 anni.
Due gli incontri in programma all’educandato Il Fuligno di Firenze (il prossimo sarà il 3 febbraio), curati da Logical Education in collaborazione con Aistap, associazione italiana per lo sviluppo del talento e della plusdotazione. Arrivano da Firenze e da Grosseto i tredicenni che hanno partecipato al corso. Con loro, anche un ragazzino più grandicello, iscritto alla prima liceo scientifico.
I giovani sono entusiasti: «Un pomeriggio bellissimo. La logica ci appassiona. Conoscerla, per noi è anche un modo alternativo per passare il tempo», dice Gioele, che come i suoi amici è un «divoratore di libri». L’ultimo in ordine di tempo? ‘Guida galattica per autostoppisti’.
«I compiti li facciamo in mezz’ora. Ci basta stare attenti in classe e sappiamo già tutto», ammettono questi ragazzini «piccoli-geni». Fin dalla primaria RIA hanno iniziato ad interessarsi ad argomenti «da grandi»: dall’architettura alla geometria, dallo spazio al corpo umano. «Durante l’estate leggo valanghe di libri», afferma Filippo. Che detesta i social: «Non è che abbia una moltitudine di amici. Quando ho voglia di sentire uno di loro, mi basta una telefonata o un messaggio».
Ragazzini molto più maturi della loro età, che hanno imparato a leggere a cinque anni e che già da piccoli si ponevano interrogativi esistenziali tali da mandare nel panico mamma e papà. «Essere genitore di un bambino plusdotato è faticoso», ammettono le mamme. Che, all’unisono, accusano la scuola italiana di non avere gli strumenti per valorizzare menti così brillanti. Capita spesso che questi allievi si annoino a scuola. Così, c’è chi «cerca di imbavagliarsi per apparire come gli altri» e chi invece tende ad isolarsi. AISTAP, con la psicologa Silvia Pinzauti, sta facendo moltissimo per queste famiglie con figli così speciali.
«Mio figlio in classe si agitava perché era preso dalla noia. Nessun insegnante aveva intuito la sua plusdotazione», dice la mamma di Lapo, che coltiva grandi interessi scientifici. C’è invece chi, come Gioele, vive per la Filosofia. «Purtroppo a scuola si tende a livellare verso il basso», sospirano le mamme. E da grandi cosa faranno questi ragazzini così bravi? Qualcuno culla il sogno di diventare scrittore. Ma anche chi, preso da mille interessi, per il momento brancola nel buio. E forse vista l’età, èmeglio così.