Ragazzi, ecco le difficoltà dei disabili

Arriva il ’marciapiede didattico’: i giovani testano cosa vuol dire trovarsi davanti a barriere architettoniche

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di Manuela Plastina

Parcheggiare l’auto davanti alla rampa di un marciapiede "tanto sto due minuti"; fermare la bici col lucchetto a un palo lungo il camminamento; non raccogliere le deiezioni del proprio cane. Tanto, ci diciamo, a chi possiamo dare noia? Testarlo di persona è il modo più efficace per darsi la risposta giusta, mettendosi nei panni di chi si sposta con una carrozzina, senza poter usare la vista o semplicemente con un problema di deambulazione temporaneo. I ragazzi della scuola media hanno questa opportunità: testare su se stessi le barriere architettoniche che quotidianamente in tanti si trovano a dover affrontare sulla strada.

Davanti alla loro scuola è arrivato un marciapiede didattico, una struttura modulare in legno che riproduce in piccolo le grandi difficoltà di un normale percorso cittadino. Il progetto è stato ideato dall’associazione Adra con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della disabilità. L’iniziativa sta facendo tappa nelle scuole di tutta Italia; adesso si è fermato alla Redi di Ponte a Niccheri dove resterà per due settimane.

Ragazze e ragazzi potranno cimentarsi nell’affrontare un percorso del tutto simile a un marciapiedi cittadino usando una sedia a rotelle, mettendo una benda sugli occhi o seguendo un approccio verbale che simula le difficoltà di percezione di chi ha un disturbo nello spettro autistico. L’iniziativa a Bagno a Ripoli è promossa dall’istituto comprensivo Caponnetto insieme a Adra e alla Rosa dei Venti, l’associazione che da due anni abbraccia le famiglie degli adolescenti con una particolare attenzione alla disabilità per creare momenti di socializzazione, di autonomia e integrazione con progetti mirati lo sguardo al futuro.

E proprio dagli adolescenti vuole, con questa iniziativa, far cambiare il modo di osservare il mondo e le nostre città, con un’attenzione maggiore ai diritti altrui, che passano anche da una sosta breve o un bisognino del cane. Per ora a cimentarsi col percorso a ostacoli delle barriere architettoniche sono stati i ragazzi della II A con la vicepreside Silvia Zuffanelli, il sindaco Francesco Casini e gli assessori Francesco Pignotti e Eleonora Francois.

Si sono messi in gioco, per poi accorgersi di persona di quanto poco basti per mettere in difficoltà un altro individuo che ha lo stesso diritto nostro di camminare senza pericoli e senza ostacoli. Il progetto alla Redi è supportato anche da una psicologa, dalle associazioni di volontariato del territorio e da un team di esperti.

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