REDAZIONE FIRENZE

Pugni a un ristoratore: "Non è un luogo sicuro"

Il titolare di un ristorante cinese a Firenze viene aggredito da un ladro che ha forzato la vetrata. Il malvivente è fuggito con l'incasso, ma il titolare ha avuto paura che potesse ammazzarlo. Il presidente di Confcommercio Firenze denuncia un sistema normativo che non funziona.

Pugni a un ristoratore: "Non è un luogo sicuro"

Come ogni mattina il titolare del ristorante cinese di via Sant’Antonino, a piedi, si è diretto verso la sua attività, ma questa volta, quando ha cercato di aprire la saracinesca, ha trovato la porta a vetri aperta. La presa di coscienza è stata immediata: qualcuno si era intrufolato dentro dopo aver forzato il bancone e infranto la vetrata. Non solo. "Sono entrato, ho acceso la luce e ho visto tutto sotto sopra. Poi ho sentito dei rumori e ho visto un uomo straniero che mi si è scagliato contro con pugni ovunque". Zhang Xiaomin, il titolare, da 17 anni in Italia, è ancora scosso mentre ci mostra i lividi e i segni sul collo. Lui per alcuni minuti si è ritrovato a fronteggiare il ladro che ha sorpreso proprio dentro il suo locale.

"Aveva con sé l’incasso, circa 300 euro. Gli ho detto di lasciarlo perché altrimenti avrei chiamato la polizia – spiega –. Ma lui ha continuato a riempirmi di pugni in faccia e mi ha detto che era in possesso di un coltello".

Secondo quanto ricostruito attraverso le immagini del sistema di video sorveglianza, il malvivente si sarebbe introdotto per due volte dentro il ristorante. Nella notte tra giovedì e venerdì intorno alle 3 e poi la mattina verso le 6, quando è stato sorpreso dal ristoratore.

"Ho cercato di chiedere aiuto ma fuori non c’era nessuno - aggiunge -, ho avuto paura. Paura che mi ammazzasse, e l’ho lasciato andare". Sul posto è intervenuta la polizia. "Questa zona è terra di nessuno. Alcuni miei clienti sono stati rapinati con coltello in piazza dell’Unità - le sue parole - Io ho scelto di venire a vivere a Firenze e di costruire qui la mia attività lavorativa perché innamorato della bellezza della città. Ma non è un posto sicuro, assolutamente no".

Zhang subito dopo aver fronteggiato il malvivente si è diretto verso il locale di Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze e titolare del Caffè Le Rose in piazza dell’Unità, un po’ il punto di riferimento del quartiere. "Mi vergogno della mia città. Situazioni come questa sono inaccettabili. C’è un sistema normativo che non funziona e che vanifica anche gli sforzi delle forze dell’ordine - attacca Cursano -. Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi e che le persone arrivino a farsi giustizia da sé". Ora Zhang ha paura, paura che possa risuccedere. "Non mi sento più tranquillo - riprende - anche perché non sono l’unico nella strada a cui è capitata una cosa simile. Ci sono colleghi che dormono dentro i loro negozi. Ma io ho famiglia, come faccio?".

Ross.C.