Firenze, 3 giugno 2025 – Incendio al Viola Park di Bagno a Ripoli, c’è un indagato. La procura dei minori di Firenze ha iscritto nel registro il nome del calciatore della Fiorentina di 17 anni che alloggiava nella stanza (vuota) da cui si sarebbero sviluppate le fiamme. Il reato che gli viene contestato è quello di incendio colposo. A fare da innesco, nella stanza in quel momento non occupata da nessuno, un elettrodomestico dimenticato attaccato alla spina e acceso. Molto probabilmente un phon.

Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni, sono deflagrate dalla stanza al primo piano del dormitorio dei giovani calciatori. Il rogo verrà poi domato soltanto all’alba di domenica mattina grazie al massiccio intervento dei vigili del fuoco. Quattro gli intossicati: due calciatori di 17 anni e un altro di 19, più un adulto presente nella struttura con la funzione di ’tutor’. Sono stati portati all’ospedale e poi dimessi.
Seri, invece, i danni all’immobile: è stato dichiarato inagibile e probabilmente lo sarà per diverso tempo. Da una prima osservazione delle condizioni della struttura, il padiglione ha comunque retto: il fuoco è rimasto “compartimentato” nella stanza da cui avrebbe avuto origine l’innesco, non trovando terreno fertile negli elementi d’arredo che, benché in prevalenza di legno, sono trattati con materiali ignifughi.
Il calore ha però sfondato i vetri, facendo “uscire“ l’incendio verso l’esterno – come si sono resi conto i tanti curiosi che ieri hanno accostato l’auto e buttato l’occhio nella cittadella ’ferita’ -, fino a raggiungere la copertura. L’impianto antincendio interno si è attivato, limitando i danni. Provvidenziale il tempestivo intervento di due squadre, due autoscale e autobotti, il carro aria e il funzionario per il coordinamento delle operazioni di soccorso.

Adesso il procuratore titolare dell’inchiesta, Pietro Peruzzi, dovrà fare luce sulla reale dinamica dei fatti. Cercando di capire se il phon ’detonatore’ sia scattato anche per un errore di progettazione o se il surriscaldamento è dovuto al fatto che è stato lasciato acceso e attaccato alla corrente. Per il momento, inoltre, il padiglione C del Viola Park interessato dall’incendio è a disposizione della magistratura, che ha delegato alcuni accertamenti a vigili del fuoco e carabinieri.
Niente di strano, è la prassi. Ma gli atleti che alloggiano nel padiglione C sono adesso rientrati al Viola Park: il club ha trovato loro una sistemazione in un’altra ala della cittadella sportiva.
Già da domenica l’incendio non ha impedito alla struttura di continuare normalmente a “vivere”: con un torneo di calcio femminile che si è regolarmente svolto ed è confermato, almeno al momento, anche l’evento di beneficenza con la Fondazione Careggi che si terrà nei prossimi giorni. La Fiorentina dovrà comunque intervenire nel padiglione danneggiato, struttura vicina alla villa dedicata a Joe Barone ma isolata e distante rispetto all’area della prima squadra, femminile e media center. La fine della stagione e l’assenza dei ragazzi facilita le cose. Tanto che, l’auspicio, è che il padiglione C possa tornare a pieno regime già a settembre, alla ripresa dell’attività.