OLGA MUGNAINI
Cronaca

Prostituzione, scaduta l'ordinanza. Ma il sindaco rilancia: pronti nuovi controlli / VIDEO

Il bilancio dei sei mesi di contolli e denunce ai clienti del mercato del sesso in strada

Dario Nardella

Firenze, 18 aprile 2018 - L’ordinanza è scaduta, ma la prostituzione è sempre in strada. Almeno secondo gli abitanti dei quartieri più tormentati dal fenomeno, come la zona di Novoli. In realtà i numeri di Palazzo Vecchio sono un po’ diversi. E anche le associazioni di volontariato che hanno seguito passo passo l’audace iniziativa del Comune, confermano che gli effetti ci sono stati eccome. Persino la sezione della “buoncostume” della questura sostiene che in qualche modo il mercato del sesso in strada è diminuito negli ultimi mesi.

Il 14 settembre 2017, il sindaco Dario Nardella firmò infatti un’ordinanza – scaduta il 14 marzo scorso – contro lo sfruttamento della prostituzione, rendendo la vita praticamente impossibile a coloro che si volevano fermare anche solo per contrattare una prestazione. Le polemiche non sono mancate, e neppure i ricorsi al Tar. Ma il sindaco non si è mosso di un millimetro e ora, che il provedimento è scaduto, rilancia: «Pronti a firmare un nuovo atto se il fenomeno aumenta di nuovo». Tutto ciò a fronte dei risultati di sei mesi d’ordinanza, così come presentati ieri, insieme al comandante della polizia municipale Alessandro Casale.

Il bilancio parla di trecentottantaquattro servizi effettuati, sia con l’auto di servizio che tramite agenti in borghese, 27 persone denunciate e la rimozione di una roulotte in viale Guidoni usata per consumare i rapporti sessuali. I trasgressori si sono rivelati in diverse fasce di età: 4 denunciati fino a 25 anni, 12 denunciati tra 26 e 45 anni, e nove tra 46 e 65, e solo un denunciato ultrasessantacinquenne. Tra di loro, 15 risiedono in provincia di Firenze, altri 6 nel Comune di Firenze e sei in altre province. La maggior parte sono lavoratori (20) e disoccupati (4). Ci sono infine due studenti ed un pensionato. Riguardo alle prostitute, nessuna di loro è risultata minorenne: 18 hanno tra i 25 ed i 35 anni, sei tra i 18 e i 24 e solo due sono ultratrentacinquenni. Prevale tra di loro la nazionalità romena (15), poi albanese (8). «Siamo soddisfatti degli effetti dell’ordinanza – ha detto il sindaco – perché con l’entrata in vigore il fenomeno della prostituzione si è sensibilmente ridotto nelle zone del nostro comune dove era più presente. La diminuzione ci è stata confermata anche dalle molte associazioni di volontariato che operano sul nostro territorio per supportare le vittime, e che ringraziamo per la loro attività. L’ordinanza ha tutelato prima di tutto le vittime, ovvero le donne che vengono strappate alle loro famiglie, violentate, che diventano oggetto della tratta internazionale. Con l’ordinanza abbiamo cercato di colpire un business che è la terza industria criminale del mondo».

Il comandante della polizia municipale ha spiegato che al momento non ci sono le condizioni per una nuova ordinanza, perchè i numeri sono contenuti: «Qualora, però, il fenomeno dovesse riassumere dimensioni importanti – ha detto Casale – il sindaco utilizzerà di nuovo lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente. Nelle settimane prima dell’emissione dell’ordinanza, abbiamo fatto un’attività di monitoraggio con controlli ripetuti strada per strada, con i quali è stata rilevata la presenza del fenomeno della prostituzione. Questo perché le ordinanze contingibili e urgenti hanno proprio questo presupposto: ovvero un’istruttoria che dia contro che non c’è un episodio ogni tanto, ma che si tratta di una situazione che si sta radicando e crea un pericolo, in questo caso si parla di sfruttamento e tratta».

L’atto è stato reso possibile dal decreto Minniti, convertito in legge nell’aprile 2017, che per la prima volta ha consentito ai sindaci di emettere un’ordinanza contro coloro che ottengono prestazioni sessuali a pagamento. Il provvedimento prevedeva a carico dei ‘clienti’ delle prostitute un procedimento penale che prevedeva l’arresto fino a 3 mesi o una ammenda fino a 206 euro. Nell’ordinanza contingibile e urgente si istituiva anche il divieto di chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. Non era necessario aspettare la consumazione dell’atto, una volta che gli agenti della Polizia municipale, sia in borghese che in divisa, accertavano se c’era stata una richiesta, un consenso o un accordo su una prestazione sessuale a pagamento, scattava la denuncia per il cliente sulla base dell’articolo 650 del codice penale per violazione di una ordinanza delle autorità. Non erano previste sanzioni per chi offriva la prestazione, a meno che non ci fossero state altre violazioni di legge. L’ordinanza è stata applicata in tutta la città e non solo lungo le strade in cui è stata rilevata la presenza di persone che esercitano la prostituzione per evitare di far trasferire il fenomeno in altre zone.

Alla presentazione ha partecipato anche Serena Perini, membro della Comunità Papa Giovanni XXIII, che opera anche a Firenze tramite le proprie Unità di strada: «Grazie al sindaco che ha avuto molto coraggio a fare questa ordinanza - ha detto Serena Perini -, grazie al suo atto le ragazze per strada sono molto diminuite. Il sindaco Nardella è stato il primo in Italia a firmare un tale atto ed è stato poi seguito da altri sindaci».