LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

Prete trasferito: "Ritorna". I retroscena della diatriba

Il circolo Mcl: "Don Silvio voleva utilizzare sempre la saletta per dire messa". Il sacerdote: "Esagerazioni". I fedeli: "La parrocchia aveva ritrovato entusiasmo".

Prete trasferito: "Ritorna". I retroscena della diatriba

"Nessuno ha mandato via il parroco. Con il locale circolo Mcl ci sono state divergenze, cosi come tra le iniziative realizzate da don Silvio ci sono anche cose buone. Ma è innegabile che il trasferimento lo abbia chiesto lui, salvo poi ripensarci". Si arricchisce di elementi la vicenda relativa a don Silvio Zannelli, ormai ex parroco di Molino del Piano. Emergono dalle parole di Luigi Fantini, presidente del circolo Mcl di Molino e già presidente del consiglio comunale di Pontassieve. La questione parte da una lettera scritta al cardinale Giuseppe Betori, e firmata da circa 150 persone, per contestare il trasferimento del parroco. Da una parte ci sono i fedelissimi del sacerdote, che sostengono "che la parrocchia dopo anni con don Silvio aveva ritrovato entusiasmo e partecipazione"; dall’altra c’è la diatriba con il locale circolo Mcl, i cui responsabili ora respingono al mittente le accuse di aver tramato per far partire don Silvio. "Semplicemente – spiega Fantini, peraltro senza alcun tono polemico – don Silvio ci aveva chiesto una stanza per celebrare la Santa Messa, cosa che peraltro è già stata fatta anche in passato. E noi l’avremmo senza dubbio concessa, se non fosse che la richiesta partiva dalla base di avere una sala fissa, dedicata esclusivamente al culto. E questo come circolo non possiamo permettercelo. Da qui è nata la divergenza con don Silvio, che più volte ci ha manifestato l’intenzione di chiedere il trasferimento". Che, evidentemente, gli è stato concesso. "Mandato peraltro dalla Curia proprio nella parrocchia che lui aveva chiesto, ovvero la Nave a Rovezzano. Più volte in passato don Silvio aveva detto di non trovarsi bene a Molino, tanto che non ci è mai tornato ad abitare in pianta stabile".

Poi però qualcosa cambiò: "Dopo il successo avuto dall’organizzazione dei campi estivi, tra l’altro gran bella iniziativa, don Silvio deve essere tornato indietro sulla sua richiesta di trasferimento. Che però, ormai, era evidentemente già in stato avanzato". Insomma, potrebbe essere accaduto che l’ottimo risultato ottenuto dai campi estivi, la grande partecipazione dei ragazzi e l’apprezzamento della famiglie, abbia fatto scattare in don Silvio la giusta motivazione per rimanere, tornare sui suoi passi, e bloccare quel trasferimento che forse lui stesso aveva paventato La storia, probabilmente, non finirà qui. Gli elementi sul tavolo, ora, sono abbastanza. Ci sono i pro-parroco. E ci sono quelli che hanno avuto diverbi con lui. Al centro don Silvio, che si limita a dire: "Non parlo perché vedo esagerazioni da entramebe le parti. Io rispondo solo al cardinale Betori, se mi chiamerà sarò pronto a dare a lui tutti i chiarimenti di questa vicenda".