
Il Comune di Firenze lavora per inserire circa 350 posti auto interrati in aree strategiche come Porta Romana, piazza Cestello e via dei Renai. Luoghi dove, spesso, residenti e non, fanno una gran fatica a parcheggiare. L’idea è stata lanciata dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti che ha partecipato al Consiglio di Quartiere 1 aperto alla cittadinanza e pieno di residenti che chiedono tutti i giorni risposte a problemi come sosta, traffico e Ztl. Dal Quartiere 1 è emersa un bel po’ di insoddisfazione: residenti che girano anche 40 minuti in macchina prima di trovare un posto auto, altri che rimangono bloccati nel traffico, altri ancora che devono districarsi tra chi non rispetta le regole (auto in doppia fila o sosta vietata). Insomma un po’ di malumore c’è ed è inutile negarlo. La novità è che adesso Palazzo Vecchio sta lavorando a tre parcheggi interrati e meccanizzati, da circa 120 posti l’uno: naturalmente servirà il via libera della soprintendenza ma il Comune avvierà presto degli studi per capire la fattibilità economica dell’operazione.
"La soprintendenza non vuole rampe, così abbiamo in mente tre parcheggi meccanici – spiega Giorgetti -. Significa che tu lasci la macchina in superficie, in una pedana. Poi si alzano dei cristalli a protezione e la macchina scende: il modello è quello di Bologna, dove sono presenti aree di questo tipo. Per esempio in piazza Cestello, che è un luogo bellissimo, ma che è oggi un parcheggio a cielo aperto, si vedrebbe solo una pedana con dei cristalli. Sarebbe la soluzione a tanti problem".
Se la Soprintendenza desse il via libera, cosa tutta da verificare viste le precedenti puntate (non sui parcheggi, ma più o meno su tutta la città, a cominciare dalla lunga diatriba sul recupero dello stadio Franchi), potrebbe esserci un problema di tipo economico. "Naturalmente dobbiamo verificare le spese però questo tipo di parcheggio costa meno rispetto a quello in superficie – precisa l’assessore -. Nel primo caso le dimensioni sono ridotte, la metà rispetto ad un parcheggio ‘normale’: questo perché non servono rampe, spazi di manovra, basta solo un elevatore che porti la macchina. Magari ci sarà bisogno di una manutenzione continua. E come tempi queste sono opere piuttosto rapide, appena si hanno tutte le autorizzazioni. Di certo più veloci di un parcheggio classico". Dal punto di vista ambientale qualche cittadino, soprattutto per via dei Renai, ha chiesto rassicurazioni: "E noi le diamo perché nessun albero verrà tagliato", afferma Giorgetti. "Ho sentito dire che il parcheggio va sotto il giardino" in piazza Demidoff ed "è una cavolata. Non scherziamo. Se le aree per la sosta verranno fatte, non sarà tagliato un albero. Ci saranno solo vantaggi".
Fra i temi toccati dai fiorentini anche quello del trasporto pubblico: "Abbiamo già un progetto per incrementare le corse in centro con orari collegati alla tramvia, un piano che siamo in attesa di poter attuare e per cui attendiamo comunicazioni da parte di Autolinee Toscane – conclude Giorgetti -. In questo modo potremmo anche decidere di revisionare gli orari della Ztl: se il trasporto pubblico funziona senza intoppi si possono fare modifiche, altrimenti tutto diventa più difficile".
Niccolò Gramigni