EVA DESIDERIO
Cronaca

Il Polimoda celebra i 70 anni della sfilata che fece storia

Il 22 luglio del 1952, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, iniziò l’alta moda a Firenze A Villa Favard una serata per celebrare l’intuizione di Giovan Battista Giorgini

Scenografica foto di una sfilata in Sala Bianca, luglio 1955 (courtesy Archivio Giorgini)

Firenze, 22 luglio 2022 - Quel martedì 22 luglio 1952 c'erano a Firenze 42 gradi all'ombra, proprio come oggi. Era quella la data di inizio delle gloriose sfilate d'alta moda (e poi di pret-à- couture) nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, luogo del mito dello stile e dell'eleganza. Motore di questa iniziativa coraggiosa e visionaria fu Giovan Battista Giorgini, buyer assai affermato in America e in Europa, che per primo credette nella sfida del vestire italiano, di quel Made in Italy che dalle sartorie per signore aristocratiche avrebbe portato la moda italiana a successi favolosi in tutto il mondo, specie dopo gli anni Settanta quando il testimone passa a Milano con lo sbocciare del fenomeno degli stilisti e del pret-à-porter.

Luglio 1952, quarta edizione della manifestazione organizzata la prima volta nel febbraio 1951 nel salotti della casa di Giovan Battista Giorgini nel Giardino Torrigiani, poi migrata al Grand Hotel ed ora dopo poco più di un anno approdata sotto gli stucchi settecenteschi della Sala Bianca coi suoi 11 lampadari di Boemia. 

"Fin dal superbo scalone gli armigeri in giabba e braghettoni del Cinquecento, a strisce gialle e rosse, davano il tono a tutta la serata", scrive il cronista de La Nazione, Mario Bucci, che seguiva l'evento e sottolineava le emozioni di quella soirèe: "Poi l'ingresso, nel brusio scintillante della Sala Bianca, a base di please, thank you, excuse me, come una voce di sottofondo". Erano le voci delle importanti compratrici americane dei principali department store, potenti donne d'affari, che Giorgini aveva convinto a fermarsi a Firenze dopo le sfilate di Parigi per vedere l'alta moda italiana, la "bombe de Florence" come la chiamavano i francesi altezzosi e invidiosi. Oggi quel giorno lontano eppure vicino deve far riflettere Firenze, i fiorentini, il mondo della moda tutto, non solo italiano, le istituzione e le scuole di specializzazione che puntano sul fashion e la sua eccellenza. Ecco perchè ieri sera al Polimoda a Villa Favard si sono ricordati quei primi passi e l'intuizione immensa di Bista (così lo chiamavano tutti) Giorgini, nobiluomo di polso e di gentilezza infinita.

A ricordare quei momenti epici,  il Presidente di Polimoda, Ferruccio Ferragamo, la Presidente della Palazzo Feroni Finanziaria, Giovanna Gentile Ferragamo, l’Amministratore Delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, e il Presidente dell’Archivio Giorgini, Neri Fadigati che di Giorgini è nipote diretto e custode orgoglioso e severo delle pagine e delle foto di un archivio unico al mondo.

"E' un onore poter ospitare a Polimodala celebrazione dei 70 anni dalla prima sfilata in Sala Bianca” ha detto il Presidente di Polimoda Ferruccio Ferragamo. “Firenze è stata culla del Made in Italy grazie all’intuizione di Giovanni Battista Giorgini, qui è nata una nuova concezione della moda e quello stile italiano che ci invidiano nel mondo. Quale miglior luogo per accogliere questa ricorrenza di una fucina di talenti come questa scuola?". 

Primi defilè nella Sala Bianca con le foto della passerella e dei balli che si tenevano a Boboli, con una straordinaria intuizione sempre di Giorgini di unire moda e cultura. Poi nel 1954 fu fondato il CFMI, Centro di Firenze per la Moda Italiana, presieduto da Mario Vannini Parenti e, da quello stesso anno, affreschi e specchi della Sala Bianca videro il debutto di Cesare Guidi, Irene Galitzine, De Barentzen, Sarli, De Luca, Lancetti, Ken Scott, Balestra, Krizia, Biki, Ferragamo, Valentino, Armani e molti altri

Scoprire giovani talenti è stata sempre la missione di Firenze città dello stile, ieri con la Sala Bianca (su tutti un appena ventenne Roberto Capucci)  e oggi con Pitti Immagine e la sua principale manifestazione Pitti Uomo. "E' bello leggere la storia come un continuum, ci si trovano tanti spunti per i giovani", racconta Massimiliano Giornetti direttore del Polimoda che grazie a Neri Fadigati, Presidente dell'Archivio Giorgini,  ha potuto far studiare e fotografare tanti parti di archivio ad alcuni studenti, impegno che sarà destinato anche a produrre un volume dedicato alla vita e alla genialità di Giorgini edito da Gruppo Editoriale di Matteo Parigi Bini e Alex Vittorio Lana che sarà presentato a settembre.

 "Esistono tanti elementi che legano Pitti Immagine a quella prima sfilata in Sala Bianca", dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. "Il primo evidente legame è il nostro nome, che, a partire dalla fine degli anni Ottanta, tracciò una linea di continuità tra formati diversi eppure coerenti di promozione della moda italiana a livello internazionale. E' importante questa celebrazione che fa oggi Polimoda per i talenti del futuro". 

In occasione dell’anniversario l’Archivio Giovanni Battista Giorgini della Moda Italiana, organizzazione che gestisce i materiali depositati all’Archivio di Stato di Firenze, ha digitalizzato in alta definizione una selezione di circa 1.500 documenti, tra fotografie, lettere, inviti, programmi e materiali stampa. “Ricordare a Polimoda i 70 anni della prima sfilata in Sala Bianca significa unire passato e futuro, uno dei punti di forza della visione di Giorgini e oggi uno dei nostri obiettivi”, dice Neri Fadigati, Presidente dell’Archivio Giorgini. “Per questo ringrazio il Presidente Ferruccio Ferragamo e il Direttore Massimiliano Giornetti che ha voluto visitare l’Archivio e vedere personalmente i nostri materiali. Nel 1961 Giorgini scrisse: Il nostro compito è quello di mettere in moto le cose, cercando di rinvigorirle con una dedizione senza riserve. Perché dobbiamo pensare ai giovani che, domani, dovranno giustificare questa nostra fatica e sentirsi spronati a migliorarla”.