
Poligono giapponese invade il Resco Ecco il manuale per combatterlo
Il Poligono del Giappone incute timore: la pianta infestante, tra le più pericolose per la biodiversità, ha invaso così tanto il Resco che il Consorzio di Bonifica ha dovuto posticipare in autunno la manutenzione del letto del torrente. Se fosse stata effettuata in queste settimane come da programma, ha spiegato qualche giorno fa la presidente Serena Stefani alla cittadinanza, ci sarebbe stato il rischio di aumentarne ancora di più la diffusione. Meglio attendere ottobre-novembre, quando c’è il fermo vegetativo di questa pianta che, in piena fioritura come ora, ha anche una forte volatilità. Si tratta infatti di una pianta verde con foglie rotonde o ovali acuminate in punta e lunghe fino a 20 centimetri, fiori spighiformi e frutti avvolti da una membrana biancastra che li fa trasportare dal vento.
È pericolosa perché attecchisce sugli argini arrivando anche a 4 metri di profondità favorendo l’erosione del terreno, rendendo i lati del fiume instabili e minacciando le specie locali.
Il Comune di Reggello ha divulgato un vademecum tra i cittadini perché ognuno possa far qualcosa, nei terreni di proprietà, per ridurre l’espansione del Poligono: bisogna fare attenzione ai movimenti di terreno che potrebbero contribuire a diffonderlo, non disperdere nell’ambiente i residui e tagliarlo due volte al mese da primavera a autunno manualmente perché il taglio meccanico potrebbe favorirne la diffusione. Le aree sfalciate vanno coperte con teli ombreggianti da lasciare per almeno 4 anni. Il materiale tagliato va lasciato in uno spazio ben delimitato e smaltito con abbruciamento solo nel periodo consentito. Inoltre sarebbe utile rinverdire con specie locali le zone da cui è stato tolto, per allontanare dalle nostre terre questo nemico arrivato da lontano.
Manuela Plastina