Poliambulatorio per i più deboli Nasce il centro

Domani l’inaugurazione. L’obiettivo è offrire. un servizio sanitario. di qualità per tempi e costi

Andare incontro alle necessità della popolazione erogando servizi di qualità, con un occhio di riguardo verso le categorie sociali più deboli. Sono questi i presupposti da cui nasce il nuovo poliambulatorio nel Comune di Montelupo Fiorentino, che sarà inaugurato domani.

I nuovi ambulatori saranno gestiti dalla Pubblica Assistenza di Montelupo, nell’ambito della rete di centri medici Pas (Pubbliche assistenze sanità–Centri medici del non profit), rete di assistenza ambulatoriale e diagnostica non-profit. La rete Pas si basa su un forte impegno sociale, puntando a offrire alla cittadinanza servizi ambulatoriali di qualità, in un’ottica di assistenza costante e puntuale, ma soprattutto accessibile a tutti. Nei locali di via Caverni, sarà possibile prenotare ecografie e visite specialistiche, ricevendo prestazioni sanitarie ortopediche, oculistiche, dermatologiche, cardiologiche, ginecologiche, urologiche e otorinolaringoiatriche. Oltre a ciò sarà data la possibilità di avere consulti in podologia, dietologia, nefrologia, gastroenterologia, ematologia, chirurgia generale, psicologia e medicina interna.

L’obiettivo è offrire un servizio sanitario adeguato in termini di qualità, costi, tempi e comfort. Il servizio non sarà ovviamente riservato esclusivamente ai soci, ma a tutta la cittadinanza. In ogni presidio e sede della Fondazione l’utente ha la possibilità di prenotare una prestazione clinica, diagnostica o terapeutica nell’orario di apertura dello sportello di accettazione per tutte le sedi operative della Fondazione. Il nastro inaugurale sarà tagliato sabato mattina alle 11, alla presenza del sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti. Tra i partecipanti all’apertura degli ambulatori il presidente della Commissione Sanità del consiglio regionale, Enrico Sostegni, il presidente Pas empolese, Alessio Onorato, il presidente della Pubblica Assistenza Montelupo Fiorentino, Dino Cei e il presidente della Fondazione Pas, Mario Pacinotti.

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