
Carlo Viviani, 61 anni
Dopo 27 anni, Carlo Viviani lascia la presidenza della Società di Mutuo Soccorso di Poggio alla Croce. Ancora non si sa il nome del successore, forse sarà eletto a metà settembre. Intanto però Viviani racconta gli anni del suo mandato. "Ho preso l’Sms che c’erano poche decine di iscritti, siamo arrivati a oggi che siamo a 180, praticamente tutto il paese".
Poggio alla Croce, sul confine tra Greve in Chianti e Figline Incisa, "registra oggi un tasso di natalità maggiore di tutto il Comune di Greve. È un paese che si ripopola, negli anni ho contribuito alla crescita del borgo sotto tutti i punti di vista, sociale e di servizi". Classe 1961, figlio di un generale dei carabinieri, anche lui tenente in congedo dell’Arma, maturità classica dai frati francescani di Figline, "ho deciso di lasciare perché dopo 27 anni è giusto fare spazio ai giovani, mi sono fatto da parte anche per potermi dedicare al lavoro e alla fattoria di Robbiana che mi è arrivata in eredità con la morte di babbo".
Il segreto di Viviani in questi anni è stata la programmazione e il dialogo con tutti, a cominciare dalle amministrazioni comunali. "Ho mantenuto fede allo statuto della Sms che deve essere apartitica e apolitica e ho sempre dialogato con tutti per il solo bene del paese – spiega –. E ci sono riuscito, credo".
Viviani ha "dato vita a Estate al Poggio, 24 edizioni, con eventi, spettacoli e cibo, manifestazione pensata per tutti dai grandi ai piccini". Interventi ci sono stati anche sul sociale e dei servizi. "Abbiamo la fibra in tutte le case, non ci sono fili del telefono e della luce in giro in quanto li ho fatti interrare e durante gli scavi ho chiesto che rifacessero anche le tubazioni dell’acqua".
Viviani ha anche pensato alla sicurezza. "In un gruppo whatsapp ho messo i cellulari di tutti gli abitanti. Ma ho chiesto di usarlo per le vere emergenze. Che sono quelle di segnalare situazioni sospette, ma anche esigenze dei cittadini. Abbiamo infermieri, ostetriche che possono intervenire". Sempre in tema di sicurezza "ho chiesto ai carabinieri di effettuare passaggi, specie di notte, per prevenzione contro i reati".
Andrea Settefonti