
di Lisa Ciardi
Via i tramezzi, su le pareti in cartongesso. A due settimane dal ritorno in aula, nelle scuole fiorentine sono stati completati gli interventi di sistemazione delle aule necessari per ospitare i ragazzi in base alle norme anti-Covid. Mancano ormai solo gli ultimi ritocchi, come le imbiancature e la risistemazione degli arredi e delle lavagne dopo i cantieri. Fra gli istituti che hanno registrato lavori più importanti, c’è la scuola media Masaccio di viale Mazzini, dove ieri si è svolto un sopralluogo con l’assessore all’educazione del Comune di Firenze Sara Funaro, della dirigente scolastica Annarita Fasulo e del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, insieme ai responsabili degli uffici tecnici e ai referenti delle ditte interessate.
I lavori, in questo caso, hanno comportato una spesa di 70mila euro, che rientra nel pacchetto di interventi effettuati da Palazzo Vecchio per l’adeguamento delle scuole alle procedure anti-Covid. "Alla Masaccio sono state abbattute 12 pareti - ha detto l’assessore Funaro - per fare in modo che le classi avessero la capienza giusta. In pratica dove esistevano tre aule ne sono state ricavate due. Questa scuola, insieme alla Montagnola, alla Marconi e alla Ghiberti, ha avuto gli interventi più impegnativi: grazie ai lavori siamo riusciti a far rimanere tutti gli alunni all’interno del plesso della Masaccio, evitando trasferimenti in locali esterni che all’inizio sembravano inevitabili. Un grazie va alle ditte, che hanno rispettato i tempi". "Abbiamo dovuto eliminare alcune aule usate per i laboratori – ha spiegato la dirigente scolastica, Annarita Fasulo – ma abbiamo comunque mantenuto quelli più importanti, dove concentreremo le varie attività".
In tutta la città, sono stati spesi per l’adeguamento delle scuole 1,25 milioni, con interventi rilevanti in 39 degli 82 istituti esistenti e lavori minori in tutti gli altri casi. Nella maggior parte degli istituti (la Masaccio ne è un esempio), sono stati modificati gli spazi in modo da rendere più spaziose le aule, riducendo i laboratori e altri locali aggiuntivi (per esempio sgabuzzini, ripostigli, depositi e magazzini). Altre volte, dove un’operazione di questo tipo non era possibile, sono state spostate le classi all’interno di un’altra scuola dello stesso istituto comprensivo: ad esempio alcuni alunni della Marconi saranno ospitati alla Rosai, mentre dalla Barsanti si sposteranno alcune aule usate per i centri di alfabetizzazione alla scuola De Filippo. "Abbiamo fatto lavori in tutta la città per avere il metro di distanziamento tra tutti i bambini – ha detto Funaro – la distanza che era stata fissata per poter prevedere di stare anche senza mascherina. Le direttive specifiche su come stare in aula e su eventuali obblighi, dipenderanno dalle decisioni nazionali".