REDAZIONE FIRENZE

Pip Padule Firma e svolta "Ora spazi per gli artigiani"

C’è l’atto di scambio delle aree tra i proprietari: possono ripartire gli interventi. Il Comune: "Ci sono aziende interessate a trasferirsi nel nostro territorio".

Pip padule, via al completamento. Nella Scandicci delle industrie, la fame di spazi produttivi è sempre alta. Il progetto del villaggio artigiano, negli anni ha attraversato notevoli difficoltà. Prima dell’arrivo della nuova proprietà, delle cinque strutture solo una era stata completata. Il centro produttivo si trova nella zona pedecollinare lungo via di Casellina, ai piedi di San Martino alla Palma.

"Nei giorni scorsi – ha detto il vicesindaco, Andrea Giorgi – l’amministrazione ha firmato l’atto di scambio delle aree tra i proprietari, in modo da far ripartire tutti gli interventi. In tutto saranno 4 strutture per una superficie di oltre 60mila metri quadri. Ci sono aziende interessate, e disponibili ad acquisire spazi produttivi per trasferirsi nel nostro territorio, o per ampliare la loro attività".

Il Pip doveva essere l’area per gli artigiani di Scandicci e oggettivamente era stata costituita una cooperativa per edificare il tutto con la benedizione delle associazioni di categoria. E’ finita molto male con una sola struttura realizzata e difficoltà insormontabili per la vecchia proprietà. In tutto però sull’area di 18 ettari compresa tra via del Padule, via Newton e via Charta 77 c’è spazio per altri capannoni, per opere di urbanizzazione e per un parco verde attrezzato. Il vecchio progetto ha come punto saliente una nuova viabilità interna ed esterna al comparto, parcheggi tutto intorno alle isole produttive, un’area a parco dove sarà possibile organizzare eventi. Completano il quadro verde pubblico di corredo, illuminazione, sottoservizi in genere e la fognatura.

"Sul parco della zona – ha detto ancora il vicesindaco – con l’atto firmato l’altro giorno e il riassetto delle proprietà, la proprietà del terreno è diventata del comune. Su questo abbiamo cominciato a lavorare, piantando alberi e predisponendo la sistemazione di quest’area".

Secondo la previsione, sia l’isola già costruita, sia quelle da costruire, dovranno avere la facciata esterna con gli stessi colori e gli stessi materiali. E sono già diverse le aziende interessate al progetto, anche non legate al mondo della pelletteria. Adesso arriva il completamento di progetto partito nel 1974, prima osannato poi contestato ma ormai da completare per evitare di lasciare il vuoto urbanistico in una zona con mezze opere di urbanizzazione completate che ormai si stanno degradando.

Fabrizio Morviducci