
Giorgio Pinchiorri
Firenze, 29 settembre 2019 - Si sarebbe invaghito della sua sommelier fino a perdere la testa: dopo varie denunce, un procedimento penale in corso e un ammonimento del questore, Giorgio Pinchiorri, 75 anni, famoso in tutto il mondo per la sua Enoteca, a Firenze, ha rischiato pure l’arresto per tentare di riconquistarla. Nella notte tra giovedì e venerdi, la donna, 33 anni, appena uscita dal ristorante del centro dove lavora adesso, se l’è trovato di nuovo di fronte e ha chiamato i carabinieri. Attimi turbolenti anche con i militari, che hanno dovuto placare animi surriscaldati. Per questo atteggiamento tenuto con i carabinieri, potrebbero arrivargli altri guai. Anche se non più seri di quelli che gli contesta il pubblico ministero Giovanni Solinas. La procura del capoluogo toscano ha infatti già chiuso le indagini sul suo conto e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per il titolare dell’Enoteca. E’ accusato di stalking. Nelle carte di un cospicuo faldone a suo nome, ci sono le denunce raccolte nei mesi dalla donna, assistita dall’avvocato Federico Scavetta. Era una sua dipendente, figlia a sua volta di una conoscente del titolare dell’Enoteca Pinchiorri. Frequentandosi sul lavoro, l’imprenditore si sarebbe innamorato di lei. Avrebbe cercato di accorciare la distanza di quel rapporto professionale con telefonate, regali, “sorprese” sotto casa. Gli imbarazzi di circostanza della sua dipendente si sarebbero trasformati in “no”. Poi in veri e propri stati d’ansia che l’hanno portata, come primo passo, a licenziarsi da quello che per lei, professionista del vino, era anche un posto di lavoro ambito e blasonato. Nel marzo del 2016 ha dunque lasciato l’Enoteca Pinchiorri per allontanarsi dal suo titolare, ma la paura addosso le è rimasta. PERCHÉ, contesta la procura, le telefonate son continuate, da numeri sconosciuti e sempre differenti, così come i doni indesiderati e i pedinamenti a tutte le ore. L’ultimo, l’altra notte. La donna era appena uscita da lavoro, zona Ponte Vecchio, e si stava avviando verso casa in compagnia del fidanzato che, consapevole del passato, la porta al ristorante e dopo la riprende. Ma, secondo quanto ricostruito, la presenza dell’uomo non ha fatto desistere il 75enne che la stava aspettando sul marciapiede. “Facciamo pace”, le prime parole di Pinchiorri. Poi i toni sono cambiati, fino all’arrivo dei carabinieri.