Piano assunzioni Asl, l’altolà dei sindacati: "Non garantisce il turn over pensionistico"

Mobilitazione e presidio a Santa Maria Nuova. "Mancano più di 600 unità"

Piano assunzioni Asl, l’altolà dei sindacati: "Non garantisce il turn over pensionistico"

Piano assunzioni Asl, l’altolà dei sindacati: "Non garantisce il turn over pensionistico"

Una mobilitazione e un presidio a Santa Maria Nuova per protestare contro il piano assunzioni della Regione che "non garantisce il turnover pensionistico e prospetta nei prossimi tre anni un abbassamento del numero di addetti presenti nell’azienda". Li hanno annunciati i membri della Rsu della Ausl Toscana Centro di Cgil, Cisl, Uil e Nursind, commentando il piano presentato nei giorni scorsi e che, hanno detto i sindacati, "prevede la concreta possibilità di non rinnovare 180 contratti di lavoratori interinali di vari ruoli e profili". "Le unità mancanti sono 600 – ha dichiarato Simone Baldacci della Fp Cgil Asl Toscana Centro –. Fra queste 140 infermieri, 250 Oss e 13 ostetriche: 403 persone che andrebbero assunte nel triennio. Servirebbero poi 100 unità per il dipartimento tecnico sanitario, 80 per quello amministrativo e 50 per l’area tecnica per l’applicazione dei progetti Pnrr. Stiamo assistendo allo smantellamento della sanità pubblica: noi sindacati diciamo no. Al 118 la situazione è drammatica, mancano infermieri e medici. Le risorse ci sono, manca la volontà politica: in questa azienda sono stati spesi 8 milioni di euro di attività aggiuntiva, con quelle risorse si può finanziare il nostro piano". "Dal periodo pre pandemia a ora sono cambiate tante cose, sono stati incrementati servizi e questo porta a un maggior bisogno di personale - ha spiegato Massimo Cataldo, segretario Cisl Firenze-Prato". "Dire che le assunzioni durante il Covid sono state più che sufficienti è un’ammissione di smantellamento del sistema nazionale - ha precisato Filippo Schimmenti, portavoce Rsu Asl Toscana centro -. Serve un vero piano di assunzioni". "La Ausl dell’area vasta centro – ha proseguito Marco Tibaldi, delegato Rsu Uilfpl - per fronteggiare la storica carenza di personale, ha fatto ricorso al lavoro flessibile nelle sue molteplici fattispecie (produttività aggiuntiva), rendendo instabili le condizioni di vita di lavoratrici e lavoratori. Questa grave carenza di personale sta generando un sistematico peggioramento delle condizioni lavorative degli addetti, esponendoli ad eccessivi carichi, turni massacranti, mancato rispetto dei riposi e, pertanto, a rischi per la salute. Il tutto a discapito dei reali bisogni dell’utenza che riesce ad accedere alle cure ed ai servizi sanitari erogati dal sistema sanitario pubblico con sempre maggiore difficoltà".

Lisa Ciardi