MANUELA PLASTINA
Cronaca

Pendolari contro Trenitalia: "Ci sentiamo presi in giro"

Riunione in Regione per trovare una soluzione a ritardi e corse saltate

Pendolari contro Trenitalia: "Ci sentiamo presi in giro"

Delusione è il commento univoco degli amministratori dei Comuni del Valdarno fiorentino e aretino e dei pendolari all’uscita dal tavolo di lavoro in Regione con i vertici toscani di Trenitalia e Rfi. C’era molta attesa dall’incontro nell’ufficio dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli per parlare dei reali disagi degli utenti del Valdarno e, soprattutto, trovare soluzioni. Un’attesa che è rimasta, appunto, delusa. I referenti dei treni, sottolinea Maurizio Da Re, portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima, "avrebbero dovuto portare delle proposte e delle soluzioni ai disservizi della linea, da noi subiti. Invece si sono limitati all’ennesima analisi della situazione degli ultimi mesi, indicando addirittura un miglioramento della puntualità. Ci prendono in giro". Delusi anche i rappresentanti dei 10 Comuni del Valdarno aretino e fiorentino.

"Il servizio continua a registrare disagi significativi per tutti i nostri pendolari – commentano i sindaci Giulia Mugnai (Figline Incisa), Piero Giunti (Reggello) e Giacomo Certosi (Rignano) –. La sistematicità nei ritardi non permette più di considerare quello ferroviario come un servizio pubblico affidabile. Per questo abbiamo chiesto maggior chiarezza rispetto alle soluzioni che Trenitalia insieme a RFI vuole garantire per aumentare la puntualità e, soprattutto, per evitare che ci sia questa continua sottomissione dei treni dei pendolari all’alta velocità".

Amministratori e utenti hanno ribadito il loro no al passaggio dei regionali alla linea lenta. Chiedono protocolli di comunicazione con gli utenti più adeguati e il cambio nelle procedure di rilevazione degli indici di puntualità. Tra una ventina di giorni è stato promesso un nuovo incontro, dopo la riunione tra Regione e vertici nazionali di Rfi e Trenitalia in programma il 26 marzo. In quell’occasione Comuni e pendolari vogliono risposte e soluzioni. Da Re ha chiesto anche informazioni sui sei nuovi treni previsti entro il 2023, con velocità a 200 km/h e adatti per la linea direttissima: dovrebbero arrivare tra un anno, ha risposto la Regione. E chiede il rispetto della norma nazionale che dà la precedenza in Direttissima ai treni regionali rispetto a quelli dell’Alta Velocità. "Una regola che però – denuncia – non viene rispettata".