PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Pediatra in pensione dopo 40 anni. Lacrime e sorrisi: il saluto del paese

L’omaggio di decine di mamme e babbi alla dottoressa Monica Pierattelli durante la sua ultima visita

Pediatra in pensione dopo 40 anni. Lacrime e sorrisi: il saluto del paese

Pediatra in pensione dopo 40 anni. Lacrime e sorrisi: il saluto del paese

Campi Bisenzio, 3 febbraio 2024 – Ha portato all’adolescenza migliaia e migliaia di bambini. E dopo 39 anni di onorata, ma soprattutto apprezzata, carriera da pediatra, la dottoressa Monica Pierattelli va in pensione. Una professionista che ha visto nascere e crescere quasi tre generazioni di bambini e bambine, campigiani e non, e che, con il tempo sono diventati genitori.

O che si sono laureati, è successo proprio in questi giorni, in medicina e chirurgia, ma con ‘impronta pediatrica’. Insomma, la dottoressa Pierattelli ha lasciato sicuramente il segno a Campi. E Campi, comunità di cui si è sempre sentita parte attiva, lo ha lasciato in lei. Come testimonia anche la lettera che ha scritto ‘di suo pugno’ con un titolo che non lascia spazio ad alcuna interpretazione: ‘Grazie Campi’.

Parole circondate da tante immagini che racchiudono il lavoro di questi anni e che è affissa nei locali di via Buozzi, uno studio associato condiviso dal 2005, professionalmente e umanamente, con le dottoresse Rosalba Fiore e Angela Pittari, la prima già in pensione, la seconda prematuramente scomparsa. Più che un lavoro, una missione, "la voglia – racconta – di aiutare i genitori a essere genitori" creando, dove possibile, "un rapporto di empatia che potesse durare nel tempo". In una professione, la sua, che è cambiata di pari passo con i mutamenti del Comune di Campi dove, negli anni Ottanta, "c’era ancora chi non aveva il telefono in casa o la macchina ed era un modo completamente diverso di fare il pediatra rispetto al presente". E l’unità di misura, se tale si può definire, di questa empatia l’hanno dimostrata i tanti (mamme, babbi ma anche alcune ex colleghe) che mercoledì sera hanno voluto salutarla al termine di quella che è stata la sua ultima visita.

Lacrime, sorrisi e la voglia di non disperdere tutto ciò che è stato costruito fino a oggi. Insieme a loro anche il vice-sindaco Federica Petti, che le ha consegnato una targa e chiesto la disponibilità a continuare la sua collaborazione con il territorio. "Non potrebbe essere diversamente – ha aggiunto -, vivo all’Isolotto ma Campi fa parte di me". Lo certificano anche i due alberi piantati nel parco di Villa Rucellai, con la collaborazione delle ‘Mamme amiche’, a ricordare due persone speciali per Monica: la dottoressa Pittari e Roberto Vassanelli, ideatore della festa dell’albero a Firenze, scomparso nel 2015, il compagno di una vita.