Bambini abbandonati, 30 casi ogni anno. Il boom dei parti segreti

Mamme senza comparire. Fenomeno in crescita, ecco come funziona. Careggi apripista in Toscana

Le bimbe sono nate a Padova

Le bimbe sono nate a Padova

Firenze, 24 aprile 2018 - Aspettare un bambino in un momento di grave difficoltà familiare o economica. Non sentirsi in grado di affrontare la situazione o ancora rimanere incinta a seguito di una violenza. Sono tanti i motivi che spingono una coppia o una mamma single a non tenere un bambino ma, allo stesso tempo, a scegliere di portare avanti la gravidanza, per permetterne l’adozione. Per tutte queste situazioni esiste in Toscana il progetto «Mamma segreta» che vede anche la presenza a Careggi (unico caso nella Regione) di una culla termica dove poter lasciare il piccolo (venuto alla luce altrove), nell’ambito dell’iniziativa «Ninna Ho». Per capire come funzionano queste due opzioni abbiamo parlato con il professor Carlo Dani, primario di neonatologia dell’ospedale di Careggi.

Professore, prima di tutto qual è l’incidenza del fenomeno? Quanti casi registrate a Careggi e in toscana?

«A Careggi abbiamo una media di 3-4 parti in anonimato ogni anno, attraverso il progetto ‘Mamma segreta’, su un totale di circa 3.500 bambini nati nel nostro ospedale. Un numero abbastanza costante negli anni. Non ho dati precisi a livello regionale, ma la stima è di circa 27-30 parti in anonimato su 27mila nati nel 2017 in Toscana».

Se una mamma vuole aderire al progetto cosa deve fare? «L’iter è semplicissimo: basta dirlo ai medici e ai sanitari al momento del parto, oppure subito dopo. Non ci sono trafile da fare. Da quel momento tutti i dati sul neonato e sulla madre vengono resi anonimi. Se la donna non ha eseguito gli screening previsti in gravidanza, il bambino viene sottoposto ad esami aggiuntivi per individuare eventuali patologie e avere un quadro clinico preciso da comunicare ai genitori adottivi e ai medici che lo seguiranno. Subito dopo si avviano le procedure di adozione al tribunale minori e la mamma può lasciare l’ospedale senza fare altro».

Possono aderire a mamma segreta anche ragazze minorenni?

«Si può aderire per legge dai 16 anni compiuti in avanti, anche se la prevalenza dei casi è di donne tra i 25 e i 35 anni. Sotto i 16 anni devono necessariamente intervenire i servizi sociali».

A Careggi avete anche una culla termica esterna. Quanto viene utilizzata?

«È entrata in funzione due volte dalla sua inaugurazione, nel 2012, ed è stata utilizzata per affidare all’ospedale due bambini, un maschio e una femmina. Entrambi sono stati adottati. Alle donne consigliamo sempre il parto in anonimato, che consente la massima sicurezza per la madre e per il bambino. Ma in casi estremi, la culla termica è comunque utile a evitare brutti casi di cronaca che a volte purtroppo leggiamo, con bimbi lasciati in condizioni a dir poco di grave rischio».

Chi sono le donne che partoriscono in anonimato?

«Persone di ogni tipo, età e livello culturale. Se un tempo c’era una prevalenza di stranieri, ormai i casi sono davvero i più variegati, così come i problemi che queste mamme si trovano ad affrontare. Spesso sono situazioni molto pesanti e nelle quali ritengono di non poter crescere un bambino: nonostante questo compiono il gesto d’amore di metterlo al mondo e di affidarlo a un’altra famiglia».

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