Parcheggio della Stazione base dei pusher

Il parcheggio custodito a pagamento della stazione di S.Maria Novella pullula di pusher: realtà già ampiamente provata, ove mai ci fosse bisogno di una conferma questa viene dall’arresto d’un trentunenne gambiano preso in flagranza, domenica sera. Senza lavoro, e senza precedenti noti, l’uomo attendeva clienti con la stessa pazienza di un posteggiatore "nei pressi del parcheggio oggetto di continui controlli" si legge in una nota dell’Arma; è stato infatti fermato da militari del Radiomobile , poco prima delle 20. Il giovane è stato notato all’altezza del parcheggio interrato delle biciclette. Non era da solo; con lui altri giovani, stranieri. Uno ha notato la ’gazzella’ e ha mollato a terra alcuni contenitori. Una mossa alquanto strana e allora i militari l’hanno bloccato mentre cercava di svignarsela, non prima di riprendere la roba gettata. Dentro i contenitori, due, 9 dosi di cocaina e 43 di crak, una droga di sintesi, non meno micidiale, anzi. Nel giubbotto del gambiano altra droga. tre pezzi di hashish e 530 in banconote, il ’guadagno’ dello spaccio. Tutto sequestrato. Il gambiano è stato sottoposto a processo direttissimo; arresto convalidato e misura cautelare disposta dal giudice: obbligo di presentazione alla Pg.

"Il centro è diventato terra di nessuno in mano a gang di extracomunitari, che si affrontano per il controllo dello spaccio o per importunare turisti e fiorentini. Quasi ogni giorno risse e pestaggi – commenta Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale – come quello che poche sere fa, vittima un padre di famiglia a passeggio in centro con moglie e figli, picchiato e sprangato selvaggiamente da un gruppo. Qualche giorno prima due aggressioni di notte in via Palazzuolo. È una situazione inaccettabile. Va avanti da anni. E’ la certificazione definitiva del fallimento della giunta Nardella sul fronte sicurezza. Queste bande hanno poca paura delle istituzioni e della legge. Si affrontano a colpi di mazze e spranghe. I residenti sono esasperati: le promesse di sicurezza e di presidio nelle zone più a rischio sono parole al vento".

g.sp.

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