ROBERTO DAVIDE PAPINI
Cronaca

"Benvenuto Papa Francesco": i messaggi dei leader delle altre comunità di fede

Pastori protestanti, l'imam e il rabbino: a loro abbiamo chiesto cosa vorrebbero dire al pontefice. C'è chi lo ringrazia, chi lo incoraggia e chi prega per lui. Ma anche chi gli chiede più coraggio

Papa Francesco

Firenze, 6 novembre 2015 - Si avvicina il 10 novembre, il giorno della visita di Papa Francesco a Firenze e l'evento, inevitabilmente, non riguarda solo la comunità cattolica fiorenrina, ma tutta la città e anche le altre comunità di fede presenti a Firenze: tra queste le altre chiese cristiane (come quelle protestanti) e le comunità ebraica e islamica.

Così l'imam della comunità islamica di Firenze, Izzedin Elzir dà il suo benvenuto a Francesco:  "Benvenuto a Firenze città dell'umanesimo. Vorriei ringraziarlo per tutto quello che sta facendo per l'unità della famiglia umana. Vorrei ringraziarlo per la sua umanità, abbiamo bisogno del suo spirito"

Letizia Tomassone, pastora della Chiesa evangelica valdese è più critica: "Vorrei dire al Papa che ha poco coraggio in campo ecumenico e mostra poca curiosità nel conoscere le altre chiese. Apprezzo molto quello che sta facendo all'interno della propria chiesa, ma trovo che non abbia la capacità di mettersi all'ascolto di ciò che altri e altre hanno fatto". Secondo Tomassone "se uno degli intenti di questo papato è quello di dare una nuova strutturazione alla chiesa cattolica, credo che prestare ascolto alle altre chiese sarebbe un modo per arricchirsi e arricchire il cammino ecumenico".

Il pastore della Chiesa avventista Saverio Scuccimarri sottolinea come Francesco stia compiendo  "lo sforzo di cercare di riportare la chiesa e il modo di testimoniare e tramettere il vangelo a quelli che erano gli insegnamenti di Gesù". Scuccimarri prosegue: "Francesco, ti voglio ringraziare per quello che stai facendo e ti voglio incoraggiare,  con la certezza delle mie preghiere e soprattutto con l'aiuto di Dio, ad andare anche oltre perché ritengo che la tua posizione te lo consenta".

Il rabbino capo della comunità ebraica, Joseph Levi, dà il suo benvenuto a Papa Francesco: "Vorrei augurare al Papa di andare avanti nel lavoro che sta facendo, quello di parlare dei poveri, dei disagi della società, della natura, della cooperazione internazionale, della pace, dei legami profondi tra il mondo ebraico e quello cristiano, quello di denunciare l'antisemitismo e l'islamofobia".  Secondo Levi, Francesco "ha individuato bene i mali della società e della modernità e gli auguro di poter continuare a fare il suo lavoro ancora tanti anni".

 Anche la pastora della Chiesa evangelica battista Anna Maffei vuole lasciare il suo messaggio al Papa in occasione della sua visita a Firenze: "E' molto tempo che prego il Signore perché possa suscitare dei testimoni di pace, delle persone coraggiose che lavorano per un mondo diverso. Poi mi sono trovata a pregare per Papa Francesco, che è una novità per una pastora protestante. E questo significa molte cose, credo che una persona e con lui altre, possano fare la differenza, mettendo al centro i diritti delle persone più umili e di chi non ha voce. Possiamo farlo insieme, secondo le nostre possibilità. Quindi, grazie Francesco".

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