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Il Papa: "Il dialetto è la lingua dell'amore" / VOTA IL SONDAGGIO

L'elogio del Pontefice durante la messa per celebrare il battesimo di 34 neonati

Papa Francesco

Città del Vaticano, 7 gennaio 2018 - Il Papa 'sdogana' il dialetto, lingua-madre che in tanti ancora apprendono in famiglia. Lo definisce «la lingua dell'amore», oltre che il solo strumento con cui i genitori possono «trasmettere la fede» ai figli. «Anche loro - ha detto quindi Francesco a proposito dei bambini - hanno il proprio dialetto, che ci fa bene sentirlo. Adesso tutti stanno zitti, ma è sufficiente che uno dia il tono, e poi l'orchestra segue. Il dialetto dei bambini, e Gesù ci consiglia di essere come loro, di parlare come loro».

«Noi non dobbiamo dimenticare questa lingua dei bambini - ha aggiunto il Papa -. Questa lingua, parlano come possono, ma è la lingua che piace tanto a Gesù, e nelle vostre preghiere siate semplici come loro, dite a Gesù quello che è nel vostro cuore, come dicono loro oggi, lo diranno col pianto, come i bambini». «Il dialetto dei genitori con l'amore per trasmettere la fede e il dialetto dei bambini che va ricevuto dai genitori per trasmettere la fede», ha sottolineato ancora.

E un altro «linguaggio d'amore», per Francesco, è quello delle mamme che allattano, tanto che - contro ogni 'pruderie' perbenista - le ha invitate a farlo «senza paura» nella messa durante la festa del Battesimo di Gesù, ha celebrato in Sistina e in cui ha battezzato 34 neonati, 16 bimbi e 18 bimbe. «Vorrei dirvi una cosa soltanto, che riguarda voi - ha detto ai genitori -: la trasmissione della fede si può fare soltanto 'in dialetto', nel dialetto della famiglia, nel dialetto di papà e mamma, di nonno e nonna». «Poi verranno i catechisti a sviluppare questa prima trasmissione, con idee, con spiegazioni. Ma non dimenticatevi questo - ha insistito nella sua omelia 'a braccio' -: si fa 'in dialetto', e se manca il dialetto, se a casa non si parla fra i genitori quella lingua dell'amore, la trasmissione non è tanto facile, non si potrà fare. Non dimenticatevi. Il vostro compito è trasmettere la fede ma farlo col dialetto dell'amore della vostra casa, della famiglia».