EMANUELE BALDI
Cronaca

Padre Pagano, appello da San Pietro: "Santo Spirito? Solo sballo e cibo. Il convento può salvare i giovani"

Il priore della basilica lancia un messaggio politico da piazza San Pietro durante la messa del Papa "Recuperiamo lo spazio del demanio per offrire un’alternativa di incontro e di cultura alla comunità".

Il priore della basilica lancia un messaggio politico da piazza San Pietro durante la messa del Papa "Recuperiamo lo spazio del demanio per offrire un’alternativa di incontro e di cultura alla comunità".

Il priore della basilica lancia un messaggio politico da piazza San Pietro durante la messa del Papa "Recuperiamo lo spazio del demanio per offrire un’alternativa di incontro e di cultura alla comunità".

Un respiro nuovo – ma antico al tempo stesso – diverso comunque dall’oggi per Santo Spirito, un’alternativa concreta ai giovani che vivono "una piazza che offre loro solo sballo".

E quella via di fuga dall’indifferenza e dalla balordaggini di tempi sempre più spigolosi per la sua comunità il priore Padre Pagano la vede ancora, e sempre di più, nella parte del vecchio convento che ha ospitato a lungo il distretto militare prima di tornare al Demanio.

Un convincimento così forte che il suo nuovo appello ad avere la possibilità di crearvi uno spazio culturale ieri è partito da un luogo enormemente simbolico, piazza San Pietro, durante la messa del Santo Padre.

"L’idea è quella di vivere un’esperienza di accoglienza in modo particolare dei giovani. – ha detto Padre Pagano a Roma Noi viviamo una sfida molto forte nella nostra zona. A Santo Spirito c’è tanta movida e i ragazzi in quella piazza possono trovare cibo, alcol e anche altre cose... Il nostro sogno è invece offrire un luogo spiriturale e culturale che possa dar loro un’occasione di incontro. Un spazio dove dialogare, parlare, trovare una biblioteca aperta per leggere un libro. Un luogo insomma per ientrare in se stessi". Nel pomeriggio il priore di Santo Spirito ha ribadito con più forza il concetto:

"Stiamo aspettando risposte a livello politico e vorrei rassicurare il ministro Crosetto che non è certo nostra intenzione fare in qyuel luogo niente di commerciale, ma solo e soltanto un qualcosa per la comunità".

Gli agostiniani da almeno due anni rivendicano la ’proprietà’ dell’ex convento – che per decenni ha ospitato il Distretto militare dell’Oltrarno – dato che, fino all’Ottocento, la caserma ora dismessa era parte integrante del convento per realizzare un polo culturale (con biblioteca, sala studi e sala conferenza ma anche una propaggine del museo della basilica, dato che all’interno dell’ex sito dell’Esercito ci sono affreschi rinascimentali) e una foresteria che possa ospitare gli studenti in difficoltà.

Il progetto, condiviso anche con l’università di Villanova (Pennsylvania), consentirebbe di mantenere inalterato il ruolo ricoperto dal monastero nel corso della storia. Sia il governatore Eugenio Giani che l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli si sono schierati al fianco dei frati, tanto da scrivere un accorato appello al ministro Crosetto per bloccare la residenza per anziani ricchi.

A questi, nel tempo, si sono aggiunti anche i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. E la sindaca Sara Funaro ha due mesi fa ha incontrato gli agostiniani di Santo Spirito per capire come muoversi.

Antonio Passanese