Opere Il centro piscine chiude e si rinnova

Duemilioni e 400mila euro dal Pnrr per abbattere la vecchia struttura ed edificarla. Ecco il progetto approvato e i tempi di realizzazione

Opere Il centro piscine chiude e si rinnova

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Chiude il Centro piscine Mugello. Per dodici mesi, da lunedì 2 ottobre. C’è da farlo nuovo, in particolare tutta l’area delle piscine coperte. Mentre d’estate il parco e le piscine esterne resteranno fruibili. Sarà un investimento da 2 milioni e 400mila euro, che il Comune è riuscito ad ottenere attraverso i fondi Pnrr. Il progetto prevede la demolizione della cupola e la costruzione di una nuova struttura di copertura più funzionale. Ce n’era bisogno, visto che l’impianto, il primo in Mugello, ha un’età ragguardevole, mezzo secolo, visto che fu fatto realizzare nei primi anni ’70 dalla giunta guidata dal sindaco Panchetti.

"Questo è un momento storico per l’attività natatoria dell’intero Mugello – sottolinea l’Amministratore Unico della Vivi lo Sport Giovanni Incagli –: non si tratta di una ristrutturazione della vecchia piscina ma di una nuova realizzazione negli stessi luoghi. Alla riapertura la comunità potrà godere di un impianto moderno, molto meno energivoro e in linea con le tecniche costruttive attuali. Dobbiamo prenderci una pausa dai nostri utenti e ci dispiace, ci auguriamo che sia la più breve possibile ma davvero stavolta il fine giustifica i mezzi".

Per un anno dunque, al coperto non si potrà nuotare, e se questo è un problema per chi faceva nuoto come passatempo e pratica sportiva, lo è di più per le due società mugellane, di nuoto e di pallanuoto, che nelle piscine facevano i loro allenamenti. "Da diversi mesi – dice l’assessore allo Sport Franco Frandi – sono stati aperti tutti i canali necessari per la ricerca delle soluzioni con l’utilizzo di altri impianti natatori in modo di alleviare il peso della chiusura per gli atleti".

La questione si è complicata di recente, perché l’unica piscina alternativa al coperto, in Mugello, è quella di Borgonuovo a San Piero a Sieve, che però ha intenzione di chiudere i battenti.

Altra questione rilevante è la sorte di chi nelle piscine borghigiane ci lavora: "Con lavoratori dipendenti, collaboratori e professionisti la risposta trovata, in sintonia con i sindacati – spiega Frandi - è un accordo che prevede il riconoscimento del 40% dei compensi dell’anno precedente per i lavoratori che ne avranno diritto". E altro personale, almeno dieci figure, sarà impiegato in progetti di educazione alimentare e motoria. "All’intervento sulla struttura – conclude Frandi – si aggiungerà poi, a partire da Gennaio, quello sugli spogliatoi, oggetto di un altro finanziamento PNRR. Oltre 300 mila euro per riqualificare i locali: dagli impianti, agli arredi, al rivestimento delle pareti. Sicuramente ci aspetta un periodo difficoltoso per le attività sportive, un sacrificio che però ci porterà ad avere il prossimo anno un impianto sicuro, energicamente adeguato e bello".

Paolo Guidotti