
Ci sono fiori in via Cilea, sull’asfalto dove ha perso la vita Ago Astrit, 49 anni, operaio edile. L’uomo è precipitato da quindici metri, ed è morto sul colpo. Una terribile tragedia, successa venerdì mattina, che ha scosso la comunità di Scandicci. Una terribile tragedia sulla quale le forze dell’ordine stanno indagando su impulso della Procura fiorentina. Al termine del primo giro di approfondimento, il pm Giulio Monferini ha ricevuto una notizia di reato dove si ipotizza l’omicidio colposo come conseguenza di possibili violazioni delle norme relative alla sicurezza sul luogo di lavoro. Si stanno vagliando tutte le posizioni di responsabilità nella ditta per la quale lavorava il 49enne. Domani sarà eseguito l’esame autoptico sul 49enne edile. Le indagini sono condotte dalla polizia municipale di Scandicci, unitamente ai carabinieri della compagnia cittadina, e agli addetti della Asl che si occupano della sicurezza sui luoghi di lavoro. L’area di cantiere è stata posta sotto sequestro. In base a una prima ricostruzione effettuata proprio sul posto, sarebbe stato il cedimento di una parte del pavimento del ponte mobile. Assi in legno che sono cadute improvvisamente sotto al peso dell’uomo facendolo precipitare. Anche quel pezzo di pavimento saltato è stato posto sotto sequestro; per il resto il ponte mobile era praticamente integro. Si sta cercando di capire se il cedimento sia avvenuto per una qualche rottura o se invece sia stato determinato da qualche omissione. In particolare si stanno osservando le diverse tipologie di pavimentazione utilizzate per comporre il piano di calpestio. Sarebbe questa la chiave per chiudere le prime indagini e formalizzare le informazioni di garanzia agli indagati. Di certo Scandicci si è svegliata triste e incredula per quanto accaduto. L’ultima vittima su un cantiere in città risale al 2018. In quel caso fu un muratore marocchino di 54 anni, residente in Valdarno a perdere la vita per il crollo di un muro.