Mondi musicali diversi si uniscono e si fondono in uno spettacolo che vuole rendere omaggio a ogni Memoria, superando il concetto di differenza e lontananza. Si chiama "Romanò Simchà – Festa ebraica rom" e vede l’incontro tra i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo guidati da Enrico Fink, una delle voci principali nel panorama musicale ebraico italiano, e la tradizione rom dell’Alexian Group di Alexian Santino Spinelli.
Il palcoscenico reale su cui le due realtà si incontreranno è quello del Teatro Excelsior di Reggello con l’organizzazione della cooperativa che lo gestisce insieme all’amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Il luogo in cui il pubblico può viverlo, ovviamente in differita data l’emergenza coronavirus, è invece il canale Youtube del teatro alle 21,30 di oggi. E’ necessaria la prenotazione via email a [email protected].
Il virtuale toglie un po’ di fascino al contatto reale, è vero, ma – spiegano dalla Fondazione – l’intento di questo spettacolo è "mantenere vivo il dialogo con gli spettatori, proponendo un’offerta culturale di qualità, fruibile a distanza".
Il rapporto tra artista e pubblico durante un concerto, sottolinea infatti Patrizia Coletta, direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus "contribuisce ad un percorso di crescita culturale e di partecipazione connesso col progresso democratico della collettività. Questa performance ricorda a tutti come le arti possano rappresentare degli straordinari strumenti per stimolare la riflessione e la condivisione tra persone, tradizioni e culture".
Ed ecco che nel giorno della Memoria, la storia e il carisma di Alexian Santino Spinelli con la sua fisarmonica si fondono con l’arte ebraica dei solisti dell’Orchestra multietnica in un prodotto musicale innovativo e unico, che parla a tutti senza distinzioni.
"L’arte ha anche il dovere di non far dimenticare ciò che è stato – commenta l’assessore di Reggello alla cultura Adele Bartolini –. In un momento come questo, che dovrebbe farci sentire tutti più uniti, sembrano invece accentuarsi l’odio e la diffidenza: è ancora più fondamentale far comprendere la violenza non è la soluzione; il rispetto per le differenze è fondamentale".
Manuela Plastina