Odissea per il cantiere della pensilina La soprintendenza: "Tempi lunghi da subito"

Fabiani: "Già dal lotto campione ci siamo accorti dei ritardi". I lavori scattati dopo il crollo di un pezzo di intonaco nell’estate 2019

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di Iacopo Nathan

Dopo due anni di cantieri e i ritardi burocratici, in tantissimi si chiedono quale sarà il futuro della pensilina della stazione di Santa Maria Novella.

Se l’interno della stazione, sia di giorno che di notte, è un gran via vai di turisti e lavoratori che abbracciano e salutano Firenze, quello che più alimenta le polemiche in città è la situazione dell’esterno. Sono tantissime le segnalazioni e le richieste di chiarimenti che ci arrivano quotidianamente sui lavori alla pensilina e quei lavori che vanno avanti ormai da quasi due anni, senza però dare segni di una conclusione imminente. Tutto parte nel luglio 2019, quando una porzione di intonaco si staccò. Da quel momento si è susseguito un lungo iter tra Soprintendenza e Grandi stazioni, con i lavori che sono ufficialmente partiti nel marzo scorso, non senza lasciare polemiche. Inizialmente fu la Soprintendenza ad allungare itempi, chiedendo che i lavori inizialmente interessassero solo un lotto campione, in modo da valutare quello che sarebbe stato l’intervento su un’opera vincolata, vista la realizzazione del 1936 ad opera dell’archietetto Michelucci. Dopo l’approvazione gli interventi sono ufficialmente partiti, con il sindaco Nardella che ha posizionato la deadline per il mese di settembre 2022.

"All’inizio siamo stati noi a prendere tempo, chiedendo un lotto campione - spiega Francesca Fabiani, architetto e funzionario della Soprintendenza responsabil dell’area di Santa Maria Novella -. Essendo un bene vincolato per il suo grande valore architettonico ed artistico, ci siamo voluti sincerare fin da subito che i lavori venissero fatti nel miglior modo possibile.

Le tempistiche però non dipendono da noi, e già dal lotto campione ci siamo accorti di come i tempi fossero un po’ lunghi. Siamo noi i primi a sollecitare perchè non fa piacere a nessuno avere i canteiri in città e tempi di realizzazione così lunghi. Voglio chiarire che i lavori non sono fermi, ma stanno andando avanti, ma ci impegneremo per farli durare il meno possibile, arrivando presto ad una soluzione".

"Quello è un progetto di Michelucci - aggiunge l’archistar Marco Casamonti -, e vederla con i cantieri così è un pessimo biglietto da visita per la città di Firenze. Mi auguro che i lavori durino il meno possibile e nel rispetto dell’opera d’arte".

"Certamente questa è una situazione lesiva per Firenze e per la stazione - aggiunge Pier Matteo Fagnoni, presidente dell’ordine degli architetti di Firenze -. Ritengo la situazione della pensilina molto grave, perchè tutte le persone che ogni giorno arrivano a Firenze si trovano davanti una situazione al limite dell’indecoroso. Grandi Stazioni ha detto che l’ultimazione dei lavori dovrebbe arrivare a settembre prossimo, mi auguro che sia davvero così, perchè non può rimanere in questo stato".

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