
Dalle 10,30 simposio sui progetti di restauro e poi esibizioni dalle 17
Un confronto tra generazioni e culture. Tra giovani ed arte. Gli studenti internazionali dell’Istituto Lorenzo de’ Medici sono protagonisti oggi a Firenze, nella sede dell’Istituto degli Innocenti. A parlare per i ragazzi saranno le loro opere: dipinti, sculture, fotografie, gioielli, espressioni artistiche nel campo della moda e del design. Veri e proprie forme di espressione, parte di una collezione che rientra nella mostra ’Nutrire il futuro’, esposizione a ingresso libero ideata per valorizzare il percorso didattico ed artistico degli studenti ed ospitarne i lavori, selezionati dai professori e supervisori dei dipartimenti di Arti Creative e Design dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, realtà fiorentina che da oltre 50 anni opera nell’ambito dell’educazione internazionale.
La giornata prende il via alle 10,30, arricchita da un simposio dedicato ai progetti di restauro portati avanti dall’Istituto e da esibizioni di danza e canto degli studenti, in programma a partire dalle 17. "Non è solo il prestigio di questo luogo storico a rendere preziosa questa giornata - dice Carla Guarducci, presidente e ceo dell’Istituto Lorenzo de’ Medici -, ma lo spirito di accoglienza ed intimità, fisica e spirituale, che ne pervade gli spazi. Il complesso degli Innocenti è un luogo intimo e protetto di crescita e nutrimento, un luogo di nuove possibilità. Un contesto simile è ideale per accogliere i linguaggi artistici dei nostri studenti, per ascoltare le loro voci e facilitarne l’incontro con il pubblico". "Nutrire il futuro" dedica uno spazio - nel corso della mattinata - alla presentazione finale dei progetti realizzati dagli studenti avanzati del corso di restauro, alla presenza di esperti del settore come Giovanni Leoncini (Università di Firenze), Graziella Cirri ed Anna Floridia (Soprintendenza di Firenze).
Nel corso del simposio - a porte chiuse -, presieduto dalla Coordinatrice dipartimentale Roberta Lapucci, restauratrice e storica dell’arte, verranno illustrati tre interventi di restauro condotti dagli studenti su tele storiche provenienti da chiese della Toscana: "San Francesco riceve le stimmate", attribuito a Guido Reni e proveniente dalla Chiesa di Sant’Agata a Firenze, restaurato sotto la direzione della dottoressa Cirri, "Sant’Orsola", dalla Chiesa di Santa Maria a Scandicci, con la supervisione della dottoressa Floridia, e "Dio Padre, Angeli, San Giuseppe, San Giovanni Battista e sei santi", opera anonima genovese della seconda metà del XVII secolo, originaria della Chiesa di Sant’Antonio sull’Isola di Capraia, restaurata sotto la direzione del dottor Coi della Soprintendenza di Pisa.
Leonardo Bartoletti