ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Nuovo stadio, slittano i lavori Un elenco di opere per i 55 milioni

Il Governo chiede lo slittamento dell’udienza al Tar. Arup a Palazzo Vecchio per definire il progetto esecutivo

Nuovo stadio, slittano i lavori Un elenco di opere per i 55 milioni

di Ilaria Ulivelli

C’è una nuova (ennesima) puntata nella storia infinita del restyling dello stadio. Oggi davanti al tribunale amministrativo del Lazio si sarebbe dovuto discutere della sospensiva chiesta da Palazzo Vecchio con il ricorso contro il decreto interministeriale che nell’aprile scorso ha annullato analogo decreto dell’anno prima con cui erano stati finanziati i 55 milioni di euro per i lavori al Franchi (un anticipo di 5 milioni tra l’altro è già stato pagato). Invece chissà cosa accadrà.

In questo scenario lo Stato ha chiesto uno slittamento al Tar, con la motivazione che l’Avvocatura dello Stato non ha fatto in tempo a esaminare i documenti del ricorso, presentato un mese fa. Il Comune si è opposto. E, sospensiva a parte (non si potrebbero comunque spendere i soldi in attesa della sentenza), spera che al più presto il Tar possa esprimersi nel merito.

Oggi gli avvocati di Palazzo Vecchio saranno a Roma davanti ai giudici amministrativi con il numero 47: quante controversie da sedare... Probabilmente la seduta sarà aggiornata. Ma intanto il tempo se ne va.

La mossa del governo si potrebbe anche leggere con l’intenzione di allontanare il giudizio del Tar nell’imminenza di attribuire al Comune un finanziamento extra Pnrr, fuori dal perimetro dello stadio, come fatto con il palazzo dello sport di Venezia.

Palazzo Vecchio ha presentato al governo un lungo elenco di opere dal piano triennale degli investimenti per un totale di 160 milioni. Opere che sono finanziate dal Comune con mutui: ci sono scuole, impianti sportivi, pachi, biblioteche. Di tutto. Nella certezza dell’arrivo dei 55 milioni Palazzo Vecchio non esiterebbe un istante a ritirare il ricorso al Tar. Ma fino a quel momento può servire da pungolo.

Intanto in Comune si lavora con Arup al progetto esecutivo: il direttore generale Giacomo Parenti incontrerà anche oggi il capo del progetto, l’architetto David Hirsch. Gli incontri sono serrati in questi giorni.

E’ chiaro ciò che sarà escluso dal primo lotto di lavori: il mega impianto fotovoltaico, il parcheggio interrato, gli spazi commerciali, la lounge vip Maratona, gli spazi da allestire dietro le curve. Mentre le opere che si faranno con certezza, per la natura del finanziamento (che arriva dal ministero della Cultura) sono: il restauro del cemento armato di tutto lo stadio, il restauro della Torre di Maratona, il restauro della palazzina monumentale.

L’obiettivo è quello di realizzare con il primo lotto di lavori uno stadio funzionale, con copertura, curve, servizi. Per poi integrare con il secondo lotto andando a completamento delle opere.

Si prevede che con i 127 milioni del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc nel Pnrr) si realizzi il primo stralcio di lavori, cui eventualmente aggiungere 13 milioni da entrate del Comune o Art bonus, mentre con i 55 milioni attesi ma definanziati (che salgono a 72 con l’aggiornamento dei prezzi per le materie prime) sarà fatto il secondo stralcio, a completamento.

Il nuovo cronoprogramma è meno stringente, con il Pnc tempi di gara, inizio e fine lavori sono sovrapponibili a quelli del Pnrr ma i traguardi intermedi sono diversi. La gara dovrà essere conclusa e assegnata entro fine anno e il Comune conta di fare anche prima. Il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro settembre. I lavori dovranno finire ugualmente entro il 2026 ma sarà sufficiente che partano entro marzo 2024.