Firenze, ecco il progetto vincente per il restyling dello stadio "Franchi"

Vi piace il progetto per il "Franchi"? Scriveteci la vostra opinione a questa mail [email protected] scrivendo nell'oggetto: stadio. Forse i viola potranno giocare nell'impianto anche durante i lavori

Firenze, 7 marzo 2022 -  E' il progetto di Arup Italia con capo progettista David Hirsch il progetto vincente per il nuovo "Franchi". Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, in una serata ricca di grandi personaggi è stato svelato il progetto vincitore del concorso internazionale per il restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze - progettato da Pier Luigi Nervi, inaugurato nel 1931 e classificato come monumento nazionale - e della riqualificazione dell'area di Campo di Marte.

Un'immagine del progetto vincente per il nuovo "Franchi"

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Il progetto vincitore «per il nuovo Franchi è fatto sostanzialmente dalla copertura, per consentire a tutti i tifosi di stare sotto al tetto, ed è uno degli elementi più visibile, semplice ed elegante. L'altro è un sistema di tribune nuove che vanno a inscriversi in quelle storiche che sono patrimonio da tutelare, e portano i posti a sedere più vicino al campo rispetto alla configurazione attuale con le curve molto lontane. Porteremo i tifosi vicino al campo e creeremo nuovi posti sui lati maratona e tribuna d'onore che saranno caratterizzate dai posti premium». Lo ha detto Filippo Minora, senior architect di Arup Italia. Il progetto dello studio Arup - capo progettista Daniel Hirsch - ha vinto il progetto del restyling Artemio Franchi a Firenze. Arup, come ricordato da Minora, ha partecipato «alla realizzazione dello stadio di Pechino, di Monaco. Abbiamo lavorato con Renzo Piano per lo stadio di Bari». «La cosa che ci piace di più - ha affermato - è di aver creato questi nuovi spazi tra le tribune esistenti e quelle nuove che diventano dei veri e propri hub culturali della città». Minora ha sottolineato che «è possibile» permettere alla Fiorentina di giocare durante i lavori, «magari con capienza limitata». Sui tempi «abbiamo fatto un progetto con un cronoprogramma chiaro di 30 mesi di cantiere. Siamo felicissimi e non vediamo l'ora di iniziare».

Sono stati 31 in totale i progetti che hanno partecipato al concorso, 8 i finalisti. Comincia così ufficialmente l'operazione stadio: Palazzo Vecchio ha trovato le risorse, tra cui 95 milioni dal Recovery Fund (e il Comune ne ha chiesti altri 50). Il nuovo stadio dovrà mantenere la torre di Maratona, le tribune e le scale elicoidali mentre saranno create nuove curve davanti a quelle esistenti, spazi commerciali (qui potrebbe entrare in gioco la Fiorentina) e un albergo intorno al Franchi. La roadmap ha tempi certi, e stretti: i cantieri devono partire nel 2023 (probabilmente a ottobre) e chiudere entro il 2026.

"E' una serata storica perché ne abbiamo viste di tutti i colori e c'è voluto per arrivare fin qui. E' una sfida grande" restaurare lo stadio Franchi "e la presenza di tanti personaggi importanti qui oggi testimoniano l'importanza di questo passaggio. Questo non è uno stadio fra tanti, il governo italiano lo ha definito monumento nazionale e quindi la sfida era quella di trasformare questo stadio che ha più di 90 anni in una struttura moderna, sostenibile e funzionale, ed abbiamo chiamato una giuria per scegliere un progetto". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella nel corso della cerimonia di ufficializzazione del progetto vincitore del concorso internazionale per il restyling dello stadio 'Franchi' di Firenze. "E' una scommessa di uno stadio che da un lato va conservato, dall'altro va trasformato in una struttura funzionale - ha aggiunto Nardella-. Che stadio sogno? Sogno un luogo dove ci si puo' sentire a proprio agio perché c'è storia e futuro".

È il giorno del verdetto sul nuovo Franchi. Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio fa da cornice all l'attesissimo appuntamento: l'annuncio del progetto vincitore del concorso internazionale per il restyling dello stadio Artemio Franchi e la riqualificazione dell'area di Campo di Marte.

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Applausi  per tutti, a partire dagli ex viola, con ovazioni per De Sisti, Antognoni e Batistuta.  "Sarei stato triste se si fosse deciso di rifare un nuovo stadio senza ripartire dal Franchi. Il Franchi è casa mia, così come Firenze è casa mia", ha detto Batigol. "Ho passato più tempo al Franchi - ha detto Antognoni - che a casa mia. Fa piacere vedere che ci sarà un restyling".

 

 

antognini e Batistuta alla presentazione del "nuovo" Franchi

Sono otto i nomi dei finalisti: solo uno avrà l'onore di far nascere un Franchi più moderno, funzionale e adatto al football del ventunesimo secolo. E' appunto David Hirsch con la sua squadra di Arup Italia

Tra i tanti ospiti di primo piano anche il ct azzurro, Roberto Mancini: "Lo stadio Artemio Franchi è un pezzo di storia ma è anche vero che riuscendo a mantenere parte della storia si possa rinnovare e fare una cosa bellissima che poi può essere presa d'esempio anche da altre città italiane. I nostri stadi sono stati fatti tantissimi anni fa e ora devono essere rimodernizzati, questo certamente, credo che a Firenze abbiano fatto benissimo e possa essere preso d'esempio. Credo che da questo beneficerà anche la Fiorentina perché avere uno stadio diverso, con il pubblico, molto caloroso, più vicino alla squadra, possa portare cose positive".

Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina:  «Con il sindaco Nardella ci siamo confrontati per molto tempo, arrivando a mettere insieme la storia del nostro calcio, vuoi della Nazionale vuoi della Fiorentina. Questo è un regalo che facciamo alla città, alla Fiorentina, alla Nazionale ma anche a tutti i tifosi del nostro calcio».

Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone: "Vorrei ringraziare Commisso e la sua famiglia per credere nel calcio italiano, nell'investimento sulla Fiorentina. E' importante rispettare tutta la storia, vorrei ringraziare tutti i giocatori che hanno indossato la maglia viola. Noi stiamo imparando la bella storia della Fiorentina, crediamo tanto nella 'struttura calcio' e siamo molto attivi in Lega per parlare del calcio italiano"

 

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