
Toscana Tv e Tele Iride si rinnovano e puntano a crescere, attraverso una neo-nata rete d’impresa. L’idea è quella di mettere a sistema le qualità delle due emittenti: una struttura storicamente posizionata su una piattaforma regionale e una più specializzata sulla città. A fare il punto Marco Talluri, nuovo direttore di Toscana Tv e alla guida da tempo di Tele Iride.
Da cosa nasce questa sinergia?
"Io e Maurizio Salvi, editore di Toscana Tv, ci conosciamo e stimiamo da tanti anni e spesso abbiamo pensato di fare qualcosa insieme. Credo da sempre che il settore dell’emittenza locale abbia enormi potenzialità e che il grande tema sia l’attualizzazione del prodotto. Un’idea che abbiamo concretizzato mettendo a sistema le qualità delle due emittenti".
Quali sono le innovazioni principali?
"La nostra idea è cambiare il ragionamento di partenza, non più un palinsesto verticale ma prodotti da veicolare su varie piattaforme. Abbiamo in mente una bella piattaforma digitale, una sorta di Toscana Play con contenuti per il digitale, il web, le App e molto altro. Partiamo avvantaggiati avendo già una "triangolazione": una Tv regionale, una più concentrata sulla grande Firenze e Notizie di Prato. Presenteremo comunque il palinsesto il 23 settembre".
Da quest’anno vi siete aggiudicati anche il calcio storico, come è andata?
"Dopo la messa in onda dello Scoppio del carro, con un record di share che ha superato il 5%, offriremo a tutti gli appassionati il Calcio Storico. È stato un bel banco di prova per la nostra rete d’impresa e stiamo lavorando per ampliare al massimo la messa in onda".
Tele Iride e Toscana Tv hanno raccontato i mesi difficilissimi di covid: come vede la situazione fiorentina e toscana?
"Ci sono oggi un’infinità di criticità dettate spesso da minoranze e individualità che nella società di oggi emergono e che, a volte, fanno più rumore della maggioranza. Ma credo che il territorio abbia un tessuto forte e solido. In Toscana siamo sostenuti da una rete di relazioni e rapporto socio-economici che fa invidia a molte zone d’Italia".
Anche i media stanno attraversando una fase particolare. cosa ne pensa?
"C’è stato negli ultimi anni il tentativo di eliminare la mediazione e la narrazione dei giornalisti ma credo che i fatti abbiano dimostrato l’importanza sempre più centrale dei professionisti della comunicazione. Abbiamo un ruolo importante, cruciale per la democrazia".
Lisa Ciardi