PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Niente tramvia a San Giusto, è festa: "È stata la vittoria del buon senso"

Cento in strada dopo il verdetto della conferenza dei servizi: "La voce dei cittadini ha sconfitto l’arroganza"

Il comitato di via San Giusto e via Masaccio festeggia perché la tramvia non passerà vicino alle loro case con il rischio di espropri (FotoGermogli)

Il comitato di via San Giusto e via Masaccio festeggia perché la tramvia non passerà vicino alle loro case con il rischio di espropri (FotoGermogli)

Lì dove sarebbe dovuta passare la tramvia. Con il rischio, concreto, di vedere espropriati pezzi delle loro abitazioni e che tante vite fossero stravolte. I rappresentanti del comitato via San Giusto e via Masaccio hanno voluto intorno a loro tutti coloro che in questi mesi, come hanno detto più volte, li hanno sostenuti. Proprio lungo la strada che dalla primavera del 2024 a oggi è stata spesso al centro del dibattito. Politico e non.

Un centinaio i presenti per una serata che è arrivata dopo che i cittadini avevano rimosso tutti gli striscioni che nelle ultime settimane erano stati il simbolo della loro protesta. Fino all’ultima conferenza dei servizi, nella sala consiliare del Comune di Campi, dalla quale è emerso un no deciso al passaggio di tram e rotaie dalle due strade e la bocciatura della variante alla linea 4.2 della tramvia, quella che dalle Piagge arriverà a Campi. E che, per ottenere i finanziamenti previsti dal Pnrr dovrebbe essere conclusa entro l’estate del 2026. "Ci siamo ritrovati qui – spiegano dal comitato – per dire grazie. Per ringraziare tutti quelli che hanno creduto nelle nostre ragioni, ma soprattutto per rinsaldare quel bellissimo rapporto di quartiere e di gruppo che si è creato da un anno a questa parte. C’è poco da dire, ha prevalso il buon senso: davanti a un progetto costoso e rischioso si è deciso per fortuna di tornare indietro".

Ma quella di ieri sera è stata anche l’occasione per ricostruire quanto successo in questi dodici mesi: i primi striscioni, le prime ‘timide’ reazioni per dire no agli espropri, la raccolta di firme e una mobilitazione che è cresciuta di pari passo con le scritte appese a porte e finestre. "Questa mobilitazione – aggiungono - ci ha insegnato che i movimenti che partono dal basso, se sono motivati, corretti e determinati e per una giusta causa, possono raggiungere obiettivi impensabili. Ci auguriamo, con questa esperienza, che sia passato il messaggio che le decisioni che riguardano tutti non possono prescindere dal confronto e, soprattutto, dall’ascolto".

I toni sono pacifici e non mancano i sorrisi: "Non è stata una guerra, ma abbiamo lottato con coraggio contro chi ha dubitato delle nostre buone intenzioni e ha bollato ciò che sostenevamo come meri interessi personali. Abbiamo vinto per dimostrare che la voce dei cittadini può sconfiggere l’arroganza di pochi e far trionfare il bene comune". I membri del comitato poi si esprimono così nei confronti di chi li ha appoggiati: "Il vero motore di questa vittoria siete voi, cittadini di Campi: grazie a chi ha firmato, a chi ha esposto striscioni, a chi ci ha sostenuto sui social e a chi, anche solo con un pensiero, ci ha incoraggiato. Senza di voi, niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Da parte nostra, pur provenendo da percorsi diversi, abbiamo condiviso studio, passione e determinazione, restando uniti per un obiettivo comune. Oggi festeggiamo non solo la sconfitta di un progetto ingiusto, ma anche la prova che, quando ci si batte con cuore e competenza, la voce dei cittadini conta davvero".