BARBARA BERTI
Cronaca

Next Gen Fest balla nel futuro. Ventimila ragazzi al Teatro del Maggio: "Restate sempre voi stessi"

Si parla di mafia e bullismo passando per i diritti delle donne alla quarta edizione della kermesse. Tanti personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo a confronto con le nuove generazioni.

Si parla di mafia e bullismo passando per i diritti delle donne alla quarta edizione della kermesse. Tanti personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo a confronto con le nuove generazioni.

Si parla di mafia e bullismo passando per i diritti delle donne alla quarta edizione della kermesse. Tanti personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo a confronto con le nuove generazioni.

Da Ambra Angiolini a Veronica Lucchese del duo La Rappresentante di Lista, da Andrea Delogu a Sarah Toscano, da Antonino Tamburello a Martín Castrogiovanni. Oltre sessanta gli ospiti – tra personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, storici, divulgatori, imprenditori e content creator – che si sono alternati sul palco principale del Next Generation Fest 2025, l’evento ideato da Bernard Dika, portavoce del presidente Giani con delega alle Politiche giovanili, come occasione di confronto e di ascolto delle Gen Z e Alfa. La quarta edizione si è svolta ieri in un Teatro del Maggio gremito di ragazze e ragazzi (oltre 20mila), intrecciando anche le tematiche della Festa della Repubblica e lanciando messaggi di pace.

Tra i primi ospiti Tina Montinaro, la vedova dell’agente di scorta che è stato ucciso nella strage di Capaci nel 1992. "Oggi abbiamo bisogno dei giovani, della loro passione, del loro orgoglio di essere italiani. Non si deve pensare che la mafia sia cosa del passato: la criminalità si è evoluta e usa tecnologie e saperi" le parole delle donna. A esorcizzare la paura del fallimento ci pensa l’attrice e content creator Valentina Barbieri con le sue esilaranti imitazioni, mentre Ambra Angiolini – acclamata dalla folla – parla delle "sconfitte che non devono mai diventare un macigno". Poi racconta il suo problema con la bulimia, rivendica la libertà di sbagliare e l’andare contro gli stereotipi, perché "non c’è mai un motivo valido per annullare se stessi e diventare un’altra persona".

Anche il tema dell’intelligenza artificiale al centro. Ne abbiamo parlato con Marcello Albergoni, country manager di Linkedin Italia.

Qual è oggi la sfida dell’intelligenza artificiale? "La stessa di quindici anni fa. Riguarda la raccolta e la trasformazione dei dati disseminati in rete. Non sappiamo ancora cosa ci potremo fare nei prossimi anni ma di sicuro è una grande opportunità. Non guardiamola dunque come una minaccia: ci farà risparmiare tempo in alcune attività lasciandoci spazio in quello che solo gli essere umani possono fare. Bisogna, però, saperla usare nel modo giusto".

Quanto conta l’abilità nell’uso dell’intelligenza artificiale in un colloquio di lavoro? "È tra le competenze più ricercate dalle aziende che cercano oggi nuovo collaboratori e dipendenti".

Altre competenze richieste? "Sono sempre più importanti le soft skills, ovvero le capacità trasversali e attitudinali, come la comunicazione, la gestione del tempo, il lavoro di squadra e la risoluzione dei problemi".

E il titolo di studio? "Resta importante ma la ricerca da parte delle aziende è sempre più orientata alle competenze che da qui al 2030 cambieranno del 70%. Quindi è importante imparare sempre cose nuove. Tornando, invece al titolo di studio, possiamo dire che Firenze è tra le prime tre città che offrono maggiori possibilità in Italia a chi ha una laurea magistrale: marketing, comunicazione ma anche la ristorazione i settori con le maggiori offerte".

È vero che le nuove generazioni al termine del colloquio di lavoro chiudono con ’le farò sapere’? "Sì, le parti si sono invertite. Internet ha ribaltato i ruoli di consumatore e venditore e anche nel mondo del lavoro accade ciò. Lo stipendio resta una voce importante ma non come in passato perché i giovani, e non solo, cercano sempre di più un equilibrio tra lavoro e vita privata. Questa tendenza, già presente prima del Covid, dopo la pandemia è esplosa soprattutto all’estero con dimissioni di massa a cui è seguito un picco di nuove assunzioni".

Consigli per chi cerca lavoro? "Coltivando relazioni e ‘connessioni’. Ancora oggi il lavoro si trova così. È utile avere un profilo Linkedin ben fatto, con una foto professionale dove oltre al titolo di studio è bene segnalare hobby, passioni, attività del tempo libero. No ai curriculum a caso, meglio selezionare e seguire le aziende che interessano".