Ci pensa La Nazione: l'esercito dei lettori in campo

La città da difendere. Boom di segnalazioni e foto al nostro giornale

La battaglia della Nazione

La battaglia della Nazione

Firenze, 9 ottobre 2019 - Voi per Firenze. E noi al vostro fianco, giorno dopo giorno. ‘Ci pensa La Nazione’. Si chiama così la nostra battaglia che altro non è che un atto d’amore, costante e devoto, verso una città, con il volto incantevole e le ginocchia di cristallo. Eternamente struggente, inevitabilmente fragile. Questa la sua condanna che tuttavia noi, con voi lettori, vogliamo impedire che diventi definitiva. Come? Giocando di sponda e rimboccandoci le maniche, come una grande famiglia che nei momenti più delicati trova una nuova linfa vitale.

Non si contano le segnalazioni inviate in queste ore dai lettori al nostro numero WhatsApp e al nostro indirizzo di posta elettronica. Marciapiedi sbertucciati, incroci pericolosi, giardini discarica. E ancora strade imbottite di decibel, fermate del bus senza pensilina, zone buie e malfamate. Non è il Bronx Firenze, ci mancherebbe, ma ha le sue belle grane come tutte le città vissute con la quinta marcia ingranata. Anche Palazzo Vecchio sa bene che, nonostante i mille sforzi, la coperta spesso e volentieri risulta corta. Ecco perché si è schierato con noi in questa sfida di bellezza e civiltà. Non a parole, questa non è terra di slogan. Ma con fatti tosti e concreti.

Il primo esempio l’altro giorno sugli argini dell’Arno. Cento persone, forse di più in campo. Residenti, negozianti, studenti e insegnanti del comprensivo Oltrarno e dell’Istituto con l’assessore al decoro Alessia Bettini e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni hanno tirato a lucido le sponde del fiume a due passi dai giardini di Santa Rosa. A coordinare le danze gli Angeli del Bello. Guanti, sacchetti e rastrelli per spazzare via cartacce, rifiuti e siringhe.

Babbi e mamme del rione c’avevano segnalato a più riprese lo scempio sull’Arno. E noi ci abbaimo... ‘pensato’. Andremo avanti, senza fermarci perché La Nazione è lo specchio per antonomasia della città e una città, scrutandosi, riesce a scovare cosa non va. Vento in poppa, dunque, per il bene di Firenze.

Ai lettori chiediamo di continuare a sostenerci come fatto finora. Come? Scriveteci le vostre segnalazioni al nostro numero WhatsApp 331-6932645 o inviateci una mail all’indirizzo [email protected]. Ci troverete pronti a tendervi la mano.

 

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