
Albero di Natale
Firenze, 1 dicembre 2020 - Sarà un Natale diverso: lo dice la logica, lo dicono gli esperti. Lo preannunciano le nuove regole che verranno approvate. Ma come sarà? Come cambierà il nostro consueto rito natalizio? Da settimane, infatti, gli esperti del settore e i politici si confrontano su come gestire le feste durante la pandemia, per evitare che diventino la causa di numerosi nuovi contagi, che metterebbero ulteriormente in difficoltà il sistema sanitario.
Abbiamo chiesto ai fiorentini come stanno vivendo i preparativi per il Natale. “Noi non saremo più di sei persone, moglie, figli e suoceri. E comunque inizieremo molto presto perché se come dicono il coprifuoco sarà alle 22 bisognerà finire alla svelta” apre le spalle Mario Avellini. Nessun cenone dunque e “i regali molto probabilmente li scarteremo la mattina dopo” aggiunge Lara Salvini. “Dovesse essere confermato il coprifuoco, il rischio sanzione è dietro l'angolo”.
“Niente amici, solo congiunti stretti questo anno. Se dovessero venire i nonni, faremo il tampone in via precauzionale” non ha dubbi Maria Conticini. “Sarà un Natale diverso, lo passeremo in famiglia. Non mancano le preoccupazioni, guardi questa via: non passa un'anima” sottolinea Simone Marilli, il fruttivendolo di San Niccolò. “A casa, insieme alla famiglia”: così lo trascorrerà Franco Ferrigno del ristorante Boccadarno di via San Niccolò. “Anche io a casa, figli, suoceri e basta” racconta Orazio Nencioni, il trippaio del Porcellino. Michele Cirillo, un imprenditore, è amareggiato: “Non lavoriamo da quasi un anno. Non sarà assolutamente un bel Natale questo”.