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"Il sogno? Università, giovani e cultura". La sfida di Nardella per il centro storico

Intervista al sindaco: "Presto riaprirà il Goldoni. Scuola di enologia all’ex Capitol. Arte e spettacoli alla Loggia del Grano"

Il sindaco Dario Nardella intervistato dalla capocronista Cristina Privitera

Firenze, 3 luglio 2021 - Una serata a parlare di Firenze e del suo futuro, davanti a un panorama mozzafiato come quello di ’The Lodge’, il locale dell’estate fiorentina appena inaugurato sulle rampe del piazzale Michelangelo. Anche questo un simbolo della ripartenza. Anzi, come ha chiarito il sindaco Dario Nardella intervistato dalla capocronista de La Nazione Cristina di Privitera, di "rinascita. Perché questa è la giusta definizione dopo la drammatica esperienza della pandemia.  

Sindaco, ma è vero che il centro è ormai una Disneyland del Rinascimento? "No. Non è vero. Firenze è considerata una delle città culturali più attrattive a livello mondiale. Non a caso siamo patrimonio mondiale dell’Unesco, area fino a San Miniato compresa".  

Però il Covid ci ha messo davanti strade deserte ... "La pandemia ha mostrato a tutte le città d’arte che i centri storici sono economicamente fragili, però Firenze non è solo turismo Firenze ha un prodotto interno lordo che è trainato dalla manifattura, dalle tecnologie, dai servizi, dal farmaceutico, il turismo è particolarmente forte solo nel centro della città".  

Idee per cambiare qualcosa? "Stiamo lavorando per cambiare carattere al nostro centro. Dal recupero dei contenitori storici, da Santa Maria Novella, a Sant’Orsola (il 10 agosto la riapriremo per tutti i fiorentini). E l’11 luglio si inaugurerà la fondazione Bocelli che svolgerà attività sociali e culturali a San Firenze. E poi i teatri. Come il Niccolini, il teatro della Compagnia e fra qualche mese anche il Goldoni in Oltrarno diventerà un centro culturale polivalente. Con un progetto culturale collegato alla Pergola e alla scuola di teatro di Pierfrancesco Favino. L’ex corte d’appello in via Cavour sarà sede di una scuola di alta formazione delle classi dirigenti europee. La mia ambizione è fare del centro un grande quartiere dei saperi e della conoscenza. E ricordo anche L’ex granaio in piazza del Cestello che è diventato un hub per le start up. Il centro sta già cambiando pelle e la cambierà sempre di più. Grazie anche alla tramvia che arriverà a San Marco. Rilancio e faccio mia l’idea del direttore della Gonzaga University di un quartiere dedicato alle università straniere. Mi discpiace solo per il cantiere degli Uffizi, il più lungo della città. In assoluto".  

Durante la pandemia sognavamo un turismo diverso... magari senza le lavagnette con la bistecca a 10 euro. "Diciamo che non può essere una buona bistecca. Però nessuno ha mai detto che in in anno e mezzo noi avremmo potuto cambiare il volto del turismo nel mondo. E faccio presente che gli entroiti della tassa di soggiorno sono un quarto del maggio 2019. Da noi il turismo dà lavoro a 20mila persone. Lo sforzo che dobbiamo fare è sulla qualità dell’offerta. Per questo mi sono battuto per l’ex Capitol. Ci sarà anche una scuola di alta formazione sull’enoturismo e sull’enologia. E la Loggia del grano sarà un palcoscenico pubblico all’aperto con mostre d’arte e spettacoli".  

Il turismo cambierà? "Come molte altre cose. Intanto in molti si stanno orientando su affitti medio lunghi. Noi abbiamo lanciato Be long con un’offerta per studenti e ricercatori stranieri. Ne abbiamo circa 35mila che trascorrono in città dai 6 mesi ai due anni. E l’obiettivo è raddoppiarli".  

Continua la battaglia delle regole contro Airbnb. "Oggi la città di Parigi ha vinto una storica battaglia legale conto il colosso del turismo on line incassando 8 milionii di euro. Aibnb non aveva rispettato l’obbligo di registrazione. In Francia c’è. In Italia ancora no".  

Pa.Fi.