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Nardella: "Creare nuove modalità di occupazione"

Se l’orizzonte è la rinascita post Covid "noi dobbiamo creare le condizioni perché dopo il blocco dei licenziamenti si passi da una situazione obbligatoria ad una situazione di incentivo alle aziende a mantenere i propri dipendenti o anche ad assumerne altri". Il sindaco Dario Nardella da Radio Immagina interviene sul tema del blocco dei licenziamenti.

"Ho apprezzato lo sforzo del governo Draghi di trovare una sintesi tra le diverse posizioni in campo, ma penso si possa lavorare ad un’ulteriore spalmatura dei tempi legati al blocco dei licenziamenti. Siamo tutti concentrati sulla data dello sblocco dei licenziamenti, stiamo purtroppo litigando su questo, ma io comincerei a preoccuparmi e a lavorare sul dopo. Il punto è che il blocco dei licenziamenti è una misura necessaria ma non sufficiente, noi dobbiamo creare le occasioni per realizzare nuove modalità di occupazione". "Altrimenti – ha aggiunto – ci sarà sempre qualcuno che chiederà di prorogare ulteriormente il limite del blocco dei licenziamenti.

Ma Nardella ieri è intervenuto anche sul ruolo e l’importanza del lavoro dei sindaci. "Il sindaco in Italia non si può candidare in Parlamento, mentre un presidente di Regione lo può fare. A mio avviso è un esempio di illegittimità costituzionale e fa capire quanta poca sensibilità e attenzione ci sia verso gli amministratori locali". E molto c’è da dire anche sulla parte economica: "Non mi lamento del mio stipendio, ma un sindaco di una grande città come Milano guadagna circa la metà di un deputato o senatore assenteista. Io sono stato in Parlamento, mi sono anche dimesso per fare il sindaco di Firenze, il sindaco lo si fa per passione che però è messa a dura prova dalla mancanza di strumenti, risorse, dalle troppe responsabilità ingiuste".