
Piazzale Montelungo, vigili urbani controllano bus turistici (Foto NewPressPhoto)
Firenze, 17 agosto 2025 – È guerra aperta ai bus turistici irregolari a Firenze. Dall’1 giugno al 13 agosto, la Polizia municipale, guidata dal comandante Francesco passaretti, ha intensificato i controlli con 15 posti di blocco mirati durante i quali 200 mezzi sono stati sottoposti ad accertamenti. Il bilancio parla chiaro: 50 multe per il mancato pagamento del ticket di ingresso in città e 10 sanzioni per sosta fuori dagli spazi consentiti. Le operazioni, distribuite su tutto il territorio cittadino e concentrate nei punti più sensibili, fanno parte di un ’piano strutturato’ a cui si affiancano i controlli random delle pattuglie in servizio e le verifiche dello scudo verde, attualmente ancora in fase di elaborazione. Per i bus turistici che accedono a Firenze senza aver acquistato il titolo d’ingresso previsto, la sanzione è pesante: 80 euro più il doppio del costo del ticket. E i prezzi del ticket variano a seconda della classe ambientale: 760 euro per i mezzi euro 0, 1, 2 e 3, fino a 150 euro per quelli elettrici. Anche chi sosta fuori dai cinque hub autorizzati – tra cui piazza Vittorio Veneto, piazza Gaddi e viale Guidoni – rischia 80 euro di multa.
In appena due mesi, l’azione della Municipale ha permesso di recuperare circa 65.000 euro, sottratti all’evasione del ticket. Numeri che fanno riflettere e che dimostrano come l’amministrazione comunale sia decisa a voltare pagina. “Le regole valgono per tutti”, ha ribadito più volte l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio, che ha dato indicazioni chiare alla Polizia Municipale: tolleranza zero contro chi, pur operando in città, continua ad ignorare le regole.
Nonostante i controlli, sono ancora troppe le segnalazioni dei cittadini e dei comitati su comportamenti scorretti da parte dei bus: carico e scarico in aree vietate, come porta San Frediano, piazza Tasso, davanti al Consolato Usa o lungo i viali, dove i mezzi finiscono spesso per bloccare completamente il traffico. Per questo, ha avvertito Giorgio nei mesi scorsi, se il fenomeno dovesse proseguire non è esclusa una misura drastica: l’obbligo per tutti i bus turistici – tra i 120 e i 180 che arrivano quotidianamente a Firenze – di utilizzare un solo punto di accesso e sosta, ovvero quello di piazza Vittorio Veneto.
L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro: mettere ordine, ridurre l’impatto del turismo di massa sulla viabilità cittadina e garantire decoro e sicurezza. Firenze resta una delle mete più ambite d’Italia, ma la città – spiega Palazzo Vecchio – non può più essere ostaggio di pullman parcheggiati ovunque. Il rispetto delle regole è una condizione non negoziabile. E chi non si adeguerà, pagherà. Dal 18 settembre, grazie all’evoluzione del sistema “Cerbero”, anche i controlli sui bus turistici diventeranno ancora più mirati ed efficaci. Il sistema basato su intelligenza artificiale, già utilizzato per verificare revisioni, assicurazioni e sosta nelle Zcs, sarà infatti collegato anche ai dati di Servizi alla Strada, permettendo alla Polizia municipale di verificare in tempo reale se un pullman è in regola con il ticket di accesso alla città.
Cerbero sarà in grado di riconoscere automaticamente le targhe dei mezzi in transito, incrociarle con il database degli ingressi e segnalare eventuali anomalie agli operatori in centrale, che potranno far scattare la multa in pochi istanti. Un’altra funzionalità in arrivo sarà quella di rilevare la posizione del veicolo e verificare se è parcheggiato fuori dai cinque hub autorizzati. Se il bus si trova in una zona vietata scatterà la sanzione in automatico.