ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Firenze, stangata sui bus turistici: una multa ogni 24 ore, recuperati 65mila euro

Palazzo Vecchio alza il livello delle verifiche con ben 15 posti di blocco. Sanzioni anche a chi sosta fuori dagli spazi. Da settembre Cerbero in azione

Piazzale Montelungo, vigili urbani controllano bus turistici (Foto NewPressPhoto)

Piazzale Montelungo, vigili urbani controllano bus turistici (Foto NewPressPhoto)

Firenze, 17 agosto 2025 – È guerra aperta ai bus turistici irregolari a Firenze. Dall’1 giugno al 13 agosto, la Polizia municipale, guidata dal comandante Francesco passaretti, ha intensificato i controlli con 15 posti di blocco mirati durante i quali 200 mezzi sono stati sottoposti ad accertamenti. Il bilancio parla chiaro: 50 multe per il mancato pagamento del ticket di ingresso in città e 10 sanzioni per sosta fuori dagli spazi consentiti. Le operazioni, distribuite su tutto il territorio cittadino e concentrate nei punti più sensibili, fanno parte di un ’piano strutturato’ a cui si affiancano i controlli random delle pattuglie in servizio e le verifiche dello scudo verde, attualmente ancora in fase di elaborazione. Per i bus turistici che accedono a Firenze senza aver acquistato il titolo d’ingresso previsto, la sanzione è pesante: 80 euro più il doppio del costo del ticket. E i prezzi del ticket variano a seconda della classe ambientale: 760 euro per i mezzi euro 0, 1, 2 e 3, fino a 150 euro per quelli elettrici. Anche chi sosta fuori dai cinque hub autorizzati – tra cui piazza Vittorio Veneto, piazza Gaddi e viale Guidoni – rischia 80 euro di multa.

In appena due mesi, l’azione della Municipale ha permesso di recuperare circa 65.000 euro, sottratti all’evasione del ticket. Numeri che fanno riflettere e che dimostrano come l’amministrazione comunale sia decisa a voltare pagina. “Le regole valgono per tutti”, ha ribadito più volte l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio, che ha dato indicazioni chiare alla Polizia Municipale: tolleranza zero contro chi, pur operando in città, continua ad ignorare le regole.

Nonostante i controlli, sono ancora troppe le segnalazioni dei cittadini e dei comitati su comportamenti scorretti da parte dei bus: carico e scarico in aree vietate, come porta San Frediano, piazza Tasso, davanti al Consolato Usa o lungo i viali, dove i mezzi finiscono spesso per bloccare completamente il traffico. Per questo, ha avvertito Giorgio nei mesi scorsi, se il fenomeno dovesse proseguire non è esclusa una misura drastica: l’obbligo per tutti i bus turistici – tra i 120 e i 180 che arrivano quotidianamente a Firenze – di utilizzare un solo punto di accesso e sosta, ovvero quello di piazza Vittorio Veneto.

L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro: mettere ordine, ridurre l’impatto del turismo di massa sulla viabilità cittadina e garantire decoro e sicurezza. Firenze resta una delle mete più ambite d’Italia, ma la città – spiega Palazzo Vecchio – non può più essere ostaggio di pullman parcheggiati ovunque. Il rispetto delle regole è una condizione non negoziabile. E chi non si adeguerà, pagherà. Dal 18 settembre, grazie all’evoluzione del sistemaCerbero”, anche i controlli sui bus turistici diventeranno ancora più mirati ed efficaci. Il sistema basato su intelligenza artificiale, già utilizzato per verificare revisioni, assicurazioni e sosta nelle Zcs, sarà infatti collegato anche ai dati di Servizi alla Strada, permettendo alla Polizia municipale di verificare in tempo reale se un pullman è in regola con il ticket di accesso alla città.

Cerbero sarà in grado di riconoscere automaticamente le targhe dei mezzi in transito, incrociarle con il database degli ingressi e segnalare eventuali anomalie agli operatori in centrale, che potranno far scattare la multa in pochi istanti. Un’altra funzionalità in arrivo sarà quella di rilevare la posizione del veicolo e verificare se è parcheggiato fuori dai cinque hub autorizzati. Se il bus si trova in una zona vietata scatterà la sanzione in automatico.