Mugello Castagneti in crisi Aziende ’chiuse’ per frane

Coldiretti: "Il terreno è instabile, pericoloso fare anche la manutenzione"

Mugello Castagneti in crisi  Aziende ’chiuse’ per frane

Mugello Castagneti in crisi Aziende ’chiuse’ per frane

In Alto Mugello frane e smottamenti stanno mettendo a rischio anche la produzione del "Marrone del Mugello Igp". Coldiretti, insieme agli agricoltori, sta facendo la conta dei danni e le ricognizioni sono desolanti: ci sono distaccamenti e cedimenti di interi pezzi di strade vicinali, frutteti, pascoli e castagneti lungo il versante che guarda l’Emilia Romagna, rendendo impossibile l’accesso alle aziende agricole e pericolosa qualsiasi operazione con trattori e mezzi. A preoccupare sono i castagneti tra Marradi, Firenzuola, Palazzuolo e San Godenzo. Sono un migliaio, secondo una prima stima, gli ettari di castagneti da frutto, molti dei quali iscritti al Consorzio di tutela del marrone del Mugello Igp, gravemente danneggiati. Le profonde "fratture" innescate dall’eccezionale volume di piogge cadute in poche ore hanno messo a nudo le radici di centinaia di piante, quasi estirpandole dal suolo. E non sono poche quelle sradicate e rovesciate. Anche ultracentenarie. "In molti castagneti non ci sono più le condizioni di sicurezza per condurre manutenzione o altre attività – spiega Coldiretti –. Il terreno è instabile. Anche a piedi è pericoloso. Dove si sono verificati i movimenti franosi, le radici sono esposte al sole e rischiano di essiccare. Il danno ambientale ed economico non è ancora quantificabile". Coldiretti sollecita "il ripristino della viabilità per consentire i rifornimenti delle tante aziende agricole ed allevamenti. L’autonomia è agli sgoccioli". E si augura che l’inserimento nello stato di emergenza aiuti ad affrontare i danni di questa calamità

Paolo Guidotti

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