Ragazzo ucciso, è omicidio volontario l'accusa ai tre indagati

La tragedia di via Canova: la procura al lavoro

La scena dell'incidente post inseguimento di via Canova. Nel riquadro il 29enne

La scena dell'incidente post inseguimento di via Canova. Nel riquadro il 29enne

Firenze, 11 giugno 2018 - Omicidio volontario: questa l'accusa per i tre indagati nella morte di Duccio Dini, 29 anni, ignaro scooterista investito e ucciso in via Canova durante un inseguimento tra persone di etnia rom. 

Due degli indagati (il conducente dell'auto Amet Remzi, 65 anni, e il passeggero, Mustafa Dehran, di 36) sono in stato di arresto, un terzo (Antonio Mustafa, 44 anni) e' indagato a piede libero. Titolare dell'inchiesta e' il pm Tommaso Coletta. I tre indagati sono tutti già conosciuti alle forze dell'ordine. 

Secondo quanto reso noto dai carabinieri, Amet Remzi ha precedenti di polizia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, furto aggravato, violenza privata e sfruttamento della prostituzione. Mustafa Dehran, 36enne, anche lui finito in manette, è già noto per i reati di rapina, furto con strappo, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Il terzo uomo ha precedenti di polizia per usura e furto.

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